Si è recentemente tenuto nella nostra città un convegno promosso da AMMI(Associazione Mogli Medici Italiani) dal tema: ”Uso e abuso di farmaci-Antibiotico Resistenza” con l’intervento anche di docenti dell’Università Magna Grecia.
Lo ricorda Giancarlo Spadanuda, professore ingegnere e consulente tecnico d'ufficio della Magistratura per l’Elettrosmog.
"Da alcune dichiarazioni ed interviste apparse sul web,è emerso che non è stato minimamente trattato, dai relatori, l’antibiotico-resistenza da parte di alcuni microorganismi patologici, dovuta alle radiofrequenze generate dai telefoni cellulari, dai computer, dai wi-fi,dalle stazioni radio base per telefonia,ecc...- scrive Giancarlo Spadanuda - La resistenza agli antibiotici è una della minacce più importanti per la salute globale. Secondo l’OMS,questo problema sta salendo pericolosamente a livelli elevati in tutto il mondo,il che porta a un ricovero ospedaliero più lungo,a costi medici più elevati e a un aumento della mortalità(entro il 2050 sono previsti più di 10 milioni di morti".
"Esiste un allarmante recente studio (vasto e molto articolato con numerose tabelle e grafici), pubblicato su una delle più prestigiose riviste scientifiche: PMC-PubMed Central, della Esfarayen University of Technology (M.Taheri et al.) che dimostra sperimentalmente come i pericolosi batteri patologici “Listeria monocytogenes” e “Escherichia coli” vengono resi resistenti agli antibiotici qualora irradiati da alcune delle già citate radiofrequenze. Dallo studio si evince che gli antibiotici usati per i test di “E.coli” sono stati i seguenti: imipenem,levofloxacina,aztreonam,ciprofloxacina,cefotaxime, e piperacillina;mentre per i test di “L.monocytogenes” sono stati i seguenti:doxiciclina,levofloxacina,ciprofloxacina,cefotaxime,sulfametossazolo-trimetoprim,ceftriaxone. Gli antibiotici citati sono quelli che abitualmente assumiamo in caso di infezioni più o meno gravi. Anche alla luce di quanto esposto,è stato recentemente rivolto un appello internazionale all’ONU,all’OMS,alla UE,firmato da 218 scienziati di 40 (quaranta) nazioni,firmato per l’Italia anche dal sottoscritto,nel quale si richiede,fra l’altro ,una moratoria per la diffusione delle radiofrequenze dannose per la salute".
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