Un 2021 ancora in affanno e l'ipotizzato rimbalzo economico si vedrà soltanto dall'anno prossimo. E' questo il quadro tracciato per la Calabria nelle anticipazioni del rapporto Svimez presentate oggi alla Camera dei deputati.
Nel 2020 la flessione del Pil regionale è stata del 9,6%, valore superiore a quella del Mezzogiorno (-8,2%). La proiezione di crescita nel 2021 è pari a +2,1%, inferiore al Mezzogiorno (+3,3%) e ancora più all’Italia (+4,7%), anzi è il valore più basso in tutto il Paese. Poco meglio dovrebbe andare nel 2022, quando la stima di crescita si attesterebbe attorno al 3%.
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Tornando al 2020, il calo dei consumi di -8,1% (superiore al -7,4% del Mezzogiorno, netta caduta degli
investimenti (-11,4%), la flessione più alta rispetto all’Italia (-9,1%) e al Mezzogiorno (-8,5%). Le
maggiori contrazioni in agricoltura (-11,6%), nelle costruzioni (-11,2%), nell’industria in senso
stretto (-9,1%), nei servizi (-9,1%). In caduta del reddito delle famiglie (-3,3%), superiore alle altre aree
(-2,8% il Mezzogiorno e l’Italia). Il tasso di occupazione è calato per tutte le età, in particolare nella
fascia 15-34 anni. Nel 2021 l’aumento dell’occupazione dovrebbe essere dell'1,2% e la spesa delle famiglie del 2%. (g.r.)
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