di FRANCESCO IULIANO
Anche Catanzaro scende in piazza per protestare contro i tagli dei fondi per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare deciso dal Governo centrale ed inserito nella legge finanziaria 2023.Un sit - in di sensibilizzazione, quello promosso da cittadini che ha coinvolto associazioni, movimenti ed organizzazioni civiche.
Poco più di cinquanta quelli che oggi pomeriggio si sono ritrovati in piazza Matteotti davanti alla statua del Cavatore.
“Siamo qui - ha detto la promotrice della manifestazione, Valentina Procopio - non solo per protestare contro i tagli ai fondi per i centri di disturbo alimentare, ma anche per sollevare la questione dell'insufficienza dei finanziamenti attuali. I dieci milioni destinati a questi centri non sono sufficienti a fronteggiare l'ampiezza e la complessità dei disturbi del comportamento alimentare (Dca) che affliggono molte persone nella nostra comunità. La cura dei disturbi alimentari richiede spesso interventi multidisciplinari, compresi trattamenti psicologici, nutrizionali e medici. È fondamentale comprendere che l'accesso a cure di qualità non dovrebbe dipendere dalle possibilità economiche di un individuo. Perché se ancora non fosse chiaro: la salute è un diritto di tutti”.
Secondo la ricerca condotta dal Ministero della Salute tra il 2019 e il 2023 - era stato diffuso dagli organizzatori - in Italia sono 3milioni e 200mila le persone affette da Dca, la maggior parte di questi è in età evolutiva, per il 60 per cento concentrati nel Sud e nelle isole. Si tratta in gran parte adolescenti e per un terzo bambini dagli 8 ai 12 anni, a testimonianza di come il problema si presenti in maniera sempre più precoce a abbia costi sociali enormi. I numeri sono in costante aumento, soprattutto dopo la pandemia, e il carico della cura, lunga e impegnativa, è quasi sempre sulle spalle delle famiglie. Con il taglio integrale del fondo da 25milioni di euro che era stato istituito solo nel 2022, il messaggio che passa è che chi è affetto da Dca non merita attenzione, non merita sostegno da parte dello Stato.
“Al Governo - ha aggiunto Valentina Procopio - chiediamo un impegno concreto da parte delle istituzioni coinvolte, affinché si adoperino per garantire che i fondi necessari siano assegnati in modo tempestivo e adeguato. Solo attraverso un impegno finanziario sostanziale possiamo sperare a affrontare efficacemente la sfida dei disturbi alimentari e offrire un sostegg significativo a coloro che ne sono colpiti”.
Un allarme che dovrebbe comunque essere rientrato, dopo il dietro front del ministro della Salute, Orazio Schillaci, che mercoledì scorso, nel corso di un question time alla Camera, ha assicurato lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2024, inserendo un emendamento al decreto Milleproroghe.
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