Taglio guardie mediche. Furgiuele: "Si ritiri il provvedimento o sarà una ribellione democratica"

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Il deputato calabrese della Lega, Domenico Furgiuele
  20 febbraio 2020 16:06

"E' gravissimo quanto denunciato da numerosi sindaci della provincia in merito ad una delibera del 13 febbraio scorso con la quale i Commissari nominati ai vertici dell'Asp di Catanzaro andrebbero a sopprimere i due terzi delle postazioni di Guardia medica ricadenti nel territorio degli 80 comuni su cui l'azienda sanitaria ha competenza. Gravissimo e irriguardoso per le nostre popolazioni".

Lo afferma, in una nota, il deputato della Lega Domenico Furgiuele.

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"A conferma - prosegue Furgiuele - che, lungi dalla soluzione dei problemi per i quali vengono nominati, i commissari gettano sale nelle ferite. Ma questa volta incontreranno un blocco compatto. L'eventuale soppressione di oltre 30 postazioni di guardia medica distribuite nella provincia, infatti, sarebbe un gesto di inaudita violenza burocratica perpetrata ai danni di un territorio già fortemente provato da un'organizzazione sanitaria tutt'altro che efficiente. Se questo intento vergognoso, e sottolineo l'aggettivo vergognoso, non sarà immediatamente ritirato, sarà mio dovere renderlo oggetto di una serie di atti parlamentari volti a sensibilizzare il Governo, il Ministro della Salute e le istituzioni competenti su quella che sembra una provocazione inaccettabile. Avviso Commissari e il Commissario Cotticelli, quest'ultimo davvero deludente nel modo di trattare le emergenze afferenti al diritto sacrosanto alla salute, che non servirà giustificare da parte loro l'intendimento di volere sopprimere presidi sanitari preziosi per il territorio, come le guardie mediche, con atteggiamenti da legulei e burocrati senza sensibilità, ma soprattutto senza nessuna aderenza ai bisogni del territorio".

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"Se esiste davvero un provvedimento volto alla soppressione di un certo numero di guardie mediche - sostiene il deputato della Lega - lo si revochi con urgenza, Adesso, basta scherzare con la pazienza delle persone. Altrimenti sarà ribellione democratica all'ennesima dimostrazione di lontananza dai problemi delle persone da parte di burocrati senza cuore, buoni solo nella specialità del taglio. Una specialità in cui sono bravi, spesso, solo coloro i quali non hanno idee. Invito i sindaci, ai quali starò vicino nella battaglia di civiltà che già si annuncia, a non chiedere tavoli con coloro che hanno inteso provocare e sbeffeggiare il diritto alla salute in un modo inaccettabile. Nessun confronto se prima chi di dovere non ritirerà il provvedimento assurdo e incivile volto alla soppressione dei presidi".

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