di MASSIMO PINNA
L’avvocato Pietro Marino, presidente Nazionale di Vitambiente, associazione ambientalista dislocata a livello nazionale, con sede a Catanzaro, per l’ennesima volta denuncia "l'attività distruzione di alberi, da parte di sindaci della nostra regione, difatti ho appreso - afferma che i Carabinieri della Stazione di Carlopoli, Compagnia di Soveria Mannelli hanno identificato il sindaco ed altre due persone che ieri procedevano al taglio indiscriminato di alberi nel Comune di Carlopoli".
Marino, denuncia come "da informazioni ricevute, pare che l’amministrazione Comunale non abbia proceduto alla corretta definizione delle procedure di tutela e prevenzione dei rischi dell’operazione di abbattimento, con particolare riguardo alle modalità previste dalla legge. Ogni operazione di abbattimento o taglio o potatura di un albero pubblico deve essere motivata da un parere tecnico come appresso specificato, una azione indiscriminata di abbattimento di alberi riveste anche un grave atto di scempio ambientale per il numero di alberi abbattuti e per il contesto sociale nel quale gli stessi sono stati eliminati. Gli alberi non rappresentano solo un aspetto architettonico ma svolgono nella fotosintesi un compito importante cioè quello di purificare l’area e l’atmosfera oltre che a prevenire il dissesto idrogeologico del territorio".
"Ricordo che - aggiunge - per svolgere operazioni di abbattimento o dimezzamento degli alberi è indispensabile che vi sia una autorizzazione dell’organo esecutivo del Comune, supportata dal parere tecnico di un esperto in materia, per tutti quei casi in cui sia comprovata la necessità di abbattere o dimezzare l’albero".
Sull'argomento sollevato nuovamente da Vitambiente, si è pronunciato più volte il Tar del Lazio che ha stabilito come: “se il Comune adotta un’ordinanza che dispone l’abbattimento di un albero di pino ubicato in un area ad uso pubblico, ordinando l’abbattimento tale ordinanza è stata adottato in virtù di un parere tecnico richiesto dall’ente ad un agronomo. Il Comune, acquisito un parere tecnico espresso da un agronomo che attesta un evidente pericolo di caduta di un pino collocato in un piazzale privato ad uso pubblico, emette un’ordinanza di rimozione dell’albero. Richiamando, peraltro, la funzione estetico-architettonica poc’anzi assegnata al bene ‘albero’, si osserva che quest’ultimo non offre un beneficio solo al complessivo aspetto estetico dell’edificio ma anche alla qualità della vita di chi vi abita all’interno (Cass. sent. n. 3666/1994).” Con riferimento alle ipotesi di alberi c.d. monumentali, vi è un’ulteriore rafforzamento di tutela. Innanzitutto, con l’espressione ‘albero monumentale’ si intende, ai sensi dell’art.7, n. 1 Legge n. 10/2013: anche i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private. La Legge n. 10/2013, pocanzi richiamata, dispone le “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”, e al punto n. 4 del già citato art. 7 (Disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale) stabilisce che: “Salvo che il fatto costituisca reato, per l’abbattimento o il danneggiamento di alberi monumentali si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 100.000. Sono fatti salvi gli abbattimenti, le modifiche della chioma e dell’apparato radicale effettuati per casi motivati e improcrastinabili, dietro specifica autorizzazione comunale, previo parere obbligatorio e vincolante del Corpo Carabinieri Verdi”.
"L’associazione Vitambiente da me rappresentata plaude - commenta Marino - all’attività di controllo dei Carabinieri e denuncia l’operato del sindaco e della amministrazione che sembra da parte nostra immotivata e sospetta oltre che, pericolosa perché a quanto sembra non effettuato da una ditta specializzata che doveva essere selezionata tramite Manifestazione di Interesse".
Ed infine, non certo per ultimo, Marino invita "i consiglieri comunali di Carlopoli a verificare meglio che cosa è veramente accaduto, sicuramente i Carabinieri preposti al controllo faranno le loro indagini per verificare le motivazioni che hanno indotto il sindaco ad abbattere questi alberi senza fra l’altro far sapere che fine hanno fatto.
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