Talarico preoccupato dal disavanzo (ereditato) della Sanità:"Lo pagano i calabresi con le tasse" (VIDEO)

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Franco Talarico

L'intervista all'assessore al Bilancio e al Personale della Giunta regionale

  29 luglio 2020 21:56

di GABRIELE RUBINO

"Abbiamo trovato una situazione estremamente complessa. Mancava il bilancio di previsione, era tutto in dodicesimi. Siamo riusciti ad approvarlo entro il 30 aprile e poi ci siamo dedicati al consuntivo. Quindi mesi di intenso lavoro. Un risultato che va nella direzione dell'organizzazione di una Regione normale. Una normalizzazione anche delle scadenze. Uno dei punti essenziali di questa nuova esperienza è il rispetto dei termini perché questo significa liberare risorse. Fare in modo che le imprese, le famiglie e gli enti locali abbiano delle cifre certe e delle scadenze certe. In questa direzione ci stiamo muovendo, in un gioco di squadra per riuscire a dare risposte al territorio. Il consuntivo oggi è stato approvato ed avrà un percorso di parifica con la Corte dei Conti e poi arriverà in Consiglio regionale per l'approvazione definitiva". Lo ha detto l'assessore al Bilancio e al Personale, Franco Talarico, ai microfoni de La Nuova Calabria all'indomani dell'approvazione del consuntivo 2019. 

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IL DISAVANZO ATTORNO AI 200 MILIONI NONOSTANTE IL COMMISSARIAMENTO E IL DECRETO CALABRIA- Capitolo sanità. L'assessore aveva dichiarato in Consiglio regionale che la stima del disavanzo calabrese si aggirava attorno ai 200 milioni di euro per l'anno 2019, dunque ancora (come oggi) in regime di commissariamento del governo e in piena vigenza del Decreto Calabria. "Questi sono i numeri che dalle prime stime si stanno prevedendo. Certo - ha aggiunto-, è una Regione che non si può permettere questi disavanzi. Dal governo arrivano 3,7 miliardi, come quest'anno, poi non ci basta per la gestione della sanità. Nel momento in cui noi sforiamo siamo costretti ad aumentare l'addizionale regionale all'Irpef e l'Irap sulle imprese. Dunque questi disavanzi li pagano i calabresi con le tasse. Dobbiamo fare in modo che i conti quadrino e che il bilancio sia in pareggio. Certo -ha detto Talarico-, in sanità abbiamo il commissariamento, abbiamo il Decreto Calabria, abbiamo delle aziende sanitarie commissariate però nell'ultima seduta di Giunta abbiamo approvato il bando per i nuovi direttori generali. Dunque su sette aziende possiamo procedere alla nomina dei nuovi vertici. Questo significa riorganizzare una regione normale, dove le competenze della sanità, proprio per il federalismo fiscale che oggi c'è, siano della Regione".

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"FINORA TEMPI MEDI" SULLA RIORGANIZZAZIONE COMPLESSIVA DELLA MACCHINA BUROCRATICA DELLA REGIONE- Sulla riorganizzazione burocratica (interna) della Regione ha detto: "Siamo riusciti a completare i quattro settori nevralgici sul quale ruota l'attività amministrativa regionale: il Segretario generale, il dipartimento Sanità, Fondi comunitari (proprio ieri abbiamo nominato il nuovo direttore generale) ed è in corso il bando sul Bilancio. Naturalmente, manca l'ultimo tassello che è quello della riorganizzazione complessiva degli altri settori che mancano. Fin dall'inizio - ha detto l'assessore- abbiamo detto di aver ereditato quindici dipartimenti, il nostro obiettivo è quello di ridurli e renderli più funzionali. Evitando la proliferazione di dipartimenti che significano costi in più, direzioni generali in più. Questo è il nostro progetto. Ci auguriamo che nelle prossime sedute di Giunta possiamo completare questo. Vuol dire anche dare stabilità ai direttori generali. Noi eravamo abituati, nelle precedenti Amministrazioni, ai reggenti, ai facente funzioni. Oggi i direttori generali hanno un contratto regolare per diversi anni e possono lavorare e programmare. Questo ha imposto tempi medi, ma siamo comunque soddisfatti del lavoro svolto". 

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