di DOMENICO TALLINI
Il presidente Occhiuto dimentichi di essere alleato della Lega e si ricordi che l’unica alleanza seria che va rispettata deve essere quella con il popolo calabrese.
Si spogli dal suo ruolo politico di esponente del centrodestra e si metta alla testa della difesa del reddito di cittadinanza, strumento discutibile fin che si vuole, ma che nella nostra regione assume la grande funzione di ammortizzatore sociale.
I dati (Inps e Istat )2021 in Calabria parlano di 103 mila nuclei familiari interessati che rappresentano un numero complessivo di 240 mila persone coinvolte – non c’è alcun dubbio quindi che la parte più debole di una Calabria debole affida le sue speranze di sopravvivenza a questo ausilio di Stato. Sono d’accordo con chi vuole un perfezionamento generale del meccanismo, anche per evitare truffe ai danni dello Stato, ma levare in modo netto questo aiuto di stato ai calabresi più deboli sarebbe veramente imperdonabile sotto il punto di vista -politico economico e soprattutto sociale.
Si parla tanto di autonomia differenziata, ebbene questa filosofia la si applichi in maniera concreta al reddito di cittadinanza, perché l’impatto sociale che c’è in Calabria – praticamente 1 nucleo familiare su 10 – non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello sulla Lombardia ,sul Veneto o sull’Emilia Romagna.
Occhiuto alzi la voce e pretenda dal “suo” governo una correzione di rotta. Per la Calabria e le altre regioni del sud, si pensi ad una correzione più “dolce” e meno impattante del reddito di cittadinanza.
E pretenda anche – se si vuole ridurre veramente il numero dei percettori – che il Governo e il Parlamento attivino politiche serie per lo sviluppo e il lavoro. Sono certo che la gran parte dei percettori calabresi sogna di avere un lavoro onesto e dignitoso, senza essere costretta a lasciare la propria terra.
Il presidente Occhiuto non resti sordo a questo appello perché potrebbero aprirsi in Calabria scenari molto inquietanti e drammatici sotto l’aspetto sociale che inevitabilmente si indirizzeranno verso la regione ed il suo governo di centrodestra.
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