Significativa tappa a Scutari per l’Arcivescovo Claudio Maniago e un gruppo di sacerdoti diocesani che, in questi giorni, sono in visita in Albania, lungo un itinerario di fede, storia e cultura proposto dal tour operator “Sognare insieme viaggi”.
La cittadina albanese di Scutari è tristemente nota per essere stata località dove si è consumata la persecuzione del regime comunista di Enver Hoxha verso i cattolici, gli ortodossi e gli islamici e che giunse a proclamare l’ateismo di Stato nel 1967.
Monsignor Maniago e i sacerdoti che lo accompagnano in questo viaggio sono stati accolti dal Vescovo di Scutari, Angelo Massafra, nella palazzina della Sigurimi che fu la sede della polizia segreta, del regime e oggi affidata alle Sorelle Povere di Santa Chiara (Clarisse), che hanno fondato un monastero.
Qui ha sede un museo dedicato alle 38 vittime torturate fino alla morte, a causa della loro fede, beatificate nel 2016. Monsignor Massafra, nel corso della celebrazione eucaristica, ha avuto modo di ricordare che “il male ha il tempo contato, non sappiamo quando finirà, ma il Signore è capace di trasformare la sofferenza in preghiera: alla fine trionfa sempre il bene!”.
La visita ha vissuto un momento di grande coinvolgimento con l’incontro della delegazione diocesana con le Suore che hanno raccontato la storia del monastero ricordando che “un mondo senza Dio è come mettere un fratello contro l’altro fratello”.
Un significativo e intenso momento di preghiera e di condivisione in quella che è stata definita “la piccola Auschwitz” di Scutari, dove i martiri del regime comunista continuano a parlare e a testimoniare Cristo.
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