TAR Calabria, impennata dei ricorsi sugli appalti e pesa (ancora) lo scoperto di organico

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Inaugurazione dell'anno giudiziario del TAR Calabria, con il commento dei dati del 2023

  22 febbraio 2024 12:07

Numeri di ricorsi in aumento e gravi carenze di organico. Sono due fra i temi principali emersi nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tar Calabria.

A margine della conferenza stampa, il presidente Giancarlo Pennetti ha detto: "Il numero dei ricorsi sopravvenuti nel 2023 è in aumento. Alcune voci, come quella degli appalti pubblici, sono addirittura quasi raddoppiate. Si ritorna sui livelli pre-pandemici. Un rialzo delle pendenze. E' finita quella fase virtuosa della pandemia che per un verso limitava l'arrivo dei ricorsi e per altro verso offriva strumenti per smaltire l'arretrato, penso alle udienze da remoto. Il contenzioso pendente al 31 dicembre 2019 lo abbiamo sostanzialmente eliminato, restano solo un centinaio di ricorsi".

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Se sono diminuite le interdittive antimafia, le altre voci in aumento sono sanità e stranieri. Tuttavia, il dato più eclatante è quello sugli appalti di servizi e grandi opere. "Il nuovo codice degli appalti - ha detto - non ha ancora sprigionato quelle energie che ci si aspetti liberi in funzione deflattiva del contenzioso. Abbiamo ancora lavorato sui bandi emanati sulla base del vecchio codice". Un dato che ha una peculiarità territoriale, poiché la maggior dei ricorsi arriva dalla provincia di Cosenza.

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Pennetti poi ricorda lo scoperto di organico: "Se avessi due magistrati in più subito potrei lavorare di più e fare molto meglio. A furia di ripetere certe verità sembra un'alibi, ma è così. La giustizia è una grande infrastruttura sociale di questo paese". 

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