Tari troppo alta a Catanzaro, Cavallaro sconfessa il Codacons: «È rimasta invariata»

“La Tari è rimasta invariata rispetto all’anno scorso: non corrisponde per niente alla realtà dei fatti l’affermazione dell’esponente del Codacons, Francesco Di Lieto, secondo cui il Comune avrebbe aumentato la tariffa sui rifiuti". L'assessore all'Ambiente del Comune di Catanzaro, Domenico Cavallaro, replica così all'istanza di accesso agli atti avanzata dal Codacons che, per bocca del vicepresidente, Francesco Di Lieto, punta il dito contro il fatto che «la tariffa della Tari è troppo alta a fronte di percentuali di differenziata da record". 

Per Cavallaro, va sottolineato come «la conferma della tariffa sia stata ottenuta grazie all’incremento della rendita dei prodotti recuperati con la raccolta differenziata, della quale lo stesso Codacons ha riconosciuto gli ottimi risultati conseguiti. Nel solo 2018 la rendita dalla differenziata ha permesso al Comune di incamerare una cifra di circa 1 milione e 200mila euro. Puntiamo a farla crescere ancora per ripartire con quella progressiva riduzione della tariffa che Palazzo De Nobili era riuscito a centrare dal momento dell’introduzione della Tari fino al 2018". 

E Cavallaro ha anche spiegato: «L'aumento della Tari è stato scongiurato nonostante la richiesta di conguaglio,  avanzata dalla Regione nei mesi scorsi, in merito agli anni 2016 e 2017». L'assessore all'Ambiente non ha dubbi: «Palazzo de Nobili ha scelto di affrontare questa ulteriore erogazione con un piano di rientro decennale di importo pari a 174mila e 33 euro. Sarebbe stato molto più semplice far sostenere le spese aggiuntive ai cittadini, ma non abbiamo voluto farlo. L’altro aggravio che non è andato a incidere sulle tasche dei catanzaresi, proprio in virtù degli introiti incamerati con la raccolta differenziata, riguarda l’aumento dei costi per gli scarti di lavorazione da conferire nelle discariche, salito da 72,99 a 105 euro, per un totale di 185mila euro. Queste cifre sono la prova che la differenziata funziona e ha ricadute positive non solo sull’ambiente, ma anche sui contribuenti. La polemica, strumentalmente lanciata dall’esponente del Codacons, lascia pertanto il tempo che trova non essendo suffragata dai fatti”.  

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