"A seguito delle segnalazioni pervenute da un cospicuo numero di studenti, intendiamo segnalare il disagio emerso in merito al frazionamento in vigore per il pagamento delle tasse dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
Infatti, stando all’attuale Regolamento Tasse, risulta una mal distribuzione dei pagamenti nell’anno accademico, a nostro avviso, troppo ravvicinata".
Così, in una missiva, l'associazione universitaria "Eureka".
"Da quest’anno -scrivono- è stata adottata una rateizzazione del contributo studentesco in cinque pagamenti come spiegata nello schema preso dal Regolamento Tasse di Ateneo che segue: Rispetto alla seconda rata, la scadenza è stata anche prorogata al 7/02 provocando la sola distanza
di un mese dal pagamento della rata successiva.
Già nei precedenti anni molti studenti manifestavano limiti nel rispettare le scadenze imposte, oggi, a seguito della situazione rappresentata viene lamentata una impossibilità al pagamento degli importi dovuta, in primis, alle ravvicinate scadenze.
Nel Regolamento Tasse di ateneo gli importi del contributo unico studentesco variano di €60,00 circa, ogni € 1.000,00 in più nella fascia ISEE.
Ci sembra alquanto iniquo che siano solo € 1.000,00 a fare la differenza sull’ammontare degli importi tasse dovuti e riteniamo opportuno un diverso scaglionamento delle fasce ISEE, utile a rendere gli importi più accessibili.
Detto ciò, in questi giorni, in quanto referenti di un’Associazione Universitaria, siamo stati contattati da diversi studenti che hanno manifestato l’intenzione di voler fare rinuncia agli studi proprio perché non riescono a pagare gli importi previsti da tale scaglionamento. Questa volontà costituisce, secondo noi, una sconfitta per il diritto allo studio.
Concludiamo sollecitando gli organi preposti che, prima di proporre cifre simili, dovrebbero intervenire in merito alla questione sopra citata o, quanto meno, erogare e garantire i servizi decantati agli studenti iscritti all’Università “Magna Graecia”.
Chiediamo garanzie, abbiamo bisogno di ri-credere nella nostra Università e che, quest’ultima, abbia il coraggio di agire, finalmente, nell’interesse degli studenti, i quali, ogni giorno, perdono fiducia nell’istituzione universitaria a causa dell’assenza di ciò che qualifica un’Università come tale".
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