Taurianova, danneggiati capannoni della cooperativa “Pianagri”

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Lorenzo Sibio presidente Legacoop Calabria
  24 settembre 2022 13:41

“Quanto è accaduto alla cooperativa Pianagri nei giorni scorsi ci ha colpito molto. Almeno 8 persone si sono introdotte nei capannoni della cooperativa, a volto coperto, asportando i cavi di alimentazione della linea di trasformazione agrumi, vandalizzando quadri elettrici e altre attrezzature e distributori di bibite, oltre a questo hanno rubato anche attrezzature di vario genere ad esempio decespugliatori. Il danno non è quantificabile, soprattutto perché lunedì prossimo sarebbe dovuta iniziare la trasformazione e ad oggi sarà impossibile farlo prima di un mese. Abbiamo immediatamente espresso la nostra solidarietà e vicinanza, consapevoli che le parole non bastano più”. E’ quanto afferma il presidente regionale di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, che lunedì farà visita ai cooperatori di “Pianagri” a Taurianova, dopo l’ennesimo danneggiamento subito nei giorni scorsi.

“Parliamo dell’ennesimo danneggiamento che non può certo essere derubricato ad “atto vandalico” – afferma ancora il presidente Sibio -. Si tratta di molto di più: una prepotenza che vuole piegare l’entusiasmo, l’energia e il coraggio di uomini e donne che vogliono far crescere il proprio territorio dando un’anima nuova alla propria comunità. Tornando alla terra per riprendersi il futuro. Per questo non possiamo lasciare soli Leandro Caccamo e tutti i cooperatori che sono il motore di “Pianagri”. Proprio qualche mese fa era stata tra i promotori del Villaggio Sud Agrifest, un progetto nato dalla volontà di dedicare un nuovo evento di tre giorni alla sostenibilità, con eventi, esposizioni, laboratori per bambini, workshop, degustazioni enogastronomiche, area food and drink, concerti, presentazioni, convegni per valorizzare e condividere realtà e progetti di eccellenza nella cura partecipata e diretta della nostra regione. Una iniziativa meritoria che aveva ulteriormente dato visibilità al legame profondo di questa cooperativa con la sua comunità. Al territorio, ai cooperatori, alle istituzioni, e magari anche alla politica, il compito di fare da scudo alla sicurezza di Leandro e della sua cooperativa per immettere gli anticorpi sociali necessari a rimandare al mittente gli assalti alla democrazia e alla legalità”.

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