di CARMINE MUSTARI
Ci siamo occupati più volte della tematica emergenza rifiuti nella nostra Regione, tanti argomenti sono stati dibattuti a proposito, tante parole spese e spesso inutili, quasi ci rendiamo conto dell’impotenza dell’urlo e del “Je Accuse”, non solo di un singolo cittadino, di una testata giornalistica, ma anche di associazioni, enti, e personalità più o meno conosciute, eppure queste urla di dolore mista a biasimo non serve, quasi arrendovoli ci affidiamo all’ennesimo dito puntato senza sapere a chi dobbiamo rivolgere le nostre proteste perchè oramai pare non interessare più a nessuno quello che accade lungo la Sp 25 Fondovalle, l’arteria che da Catanzaro porta sino al bivio di Arsanise nel comune di Magisano e che poi si ricongiunge a Taverna dopo 8 km circa.
Nel corso di questi ultimi mesi ci siamo occupati dell’emergenza dell’abbandono dei rifiuti lungo tutto il tratto, ed in alcuni punti sono interi cumuli a fare da primo sfondo ad un panorama ameno, rovinato appunto dai rifiuti abbandonati da diversi incivili, privi di senso civico, ma che andrebbero annoverati come perfetti vandali e dalla cultura disonesta e criminale. Abbiamo registrato le proteste e gli interventi di associazioni, semplici cittadini, amministratori locali, l’ultimo in ordine di tempo quello dell’assessore del comune di Albi Arturo Rizzo, il grido di allarme per lo scempio che si presenta attraversando questa strada è assoluto, eppure nulla si è fatto, nulla che potrebbe essere indicato come intervento per rimediare a questa vergogna, perché oramai possiamo dirlo è una vergogna per la Presila, una vergogna che dovrebbe far venire le guance rosse agli amministratori degli enti sovracomunali, una vergogna per chi nonostante siano oramai anni che la situazione è tale, nessuno, ma proprio nessuno ha redatto un piano di prevenzione, nessuno ha preso iniziative per ovviare a tale scempio, nessuno che ha creduto o voluto preparare un piano di controllo, come deterrente, e così gli incivili continuano a imbrattare quella che è l’immagine di paradiso come questa porta d’ingresso per la Sila. Non si registra il ben che minimo proposito per ovviare, non ci sono dichiarazioni e intanto chi è costretto ad attraversare questa importante arteria vede solo un’unica immagine, incuria e abbandono. Non sono bastati gli incendi, che hanno devastato ettari di boschi, non sono bastate le bombe d’acqua succedutesi nel corso di questo ultimo decennio, no, ora aggiungiamo questo brutto capitolo di inciviltà, e gli incivili si sa, resteranno tali se ad essi non verranno combinate delle sanzioni, ma chi controlla queste strade, chi dovrebbe garantire la dignità di questi luoghi? Lo sappiamo chi, non sappiamo pero dove sono e da che o chi sono distratti. Sarebbe l’ora di intervenire, sarebbe il caso di aumentare i controlli e punire con azioni sanzionatorie pecuniarie non di poco conto, e di proporre che tali reati incidano penalmente sulle fedine di questi incivili, non è possibile che dal bivio di Siano sino ad Arsanise si possa assistere a tale vergogna senza che nessuno possa adoperarsi e risolvere questo indecoroso biglietto da visita per la Sila e la Calabria tutta! Forse è giunto il momento che gli enti tutti si riuniscano intorno ad un tavolo di lavoro e pensino ad una strategia comune, altrimenti da qui a qualche mese questa sarà la strada delle discariche.
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