di CARMINE MUSTARI
Come ogni anno a Taverna si rinnova la festa del Corpus Domini e come ogni anno la stessa si caratterizza per la tradizionale infiorata che parte da un’iniziativa della Proloco Taverna – Villaggio Mancuso, e anche in questa occasione si è registrato un successo di pubblico e critica per l’infiorata di quest’anno. La manifestazione rimane legata alla celebrazione del Corpus Domini registra la preziosa, nonché, essenziale partecipazione delle tre parrocchie e confraternite del Santissimo Salvatore, Santissimo Sacramento della Madonna del Rosario, e della Madonna del Monte Carmelo, rispettivamente delle chiese di Santa Barbara, San Domenico e Santa Maria Maggiore.
L’idea dell'infiorata 2024 è stata avanzata dalla proloco, che si è riunita con i parroci e i priori delle tre congreghe per discutere sul tema , il quale è stato Brillare, ascoltare e non temere, parole dette dal Papa in occasione della Santa messa a Lisbona nell’agosto 2023, prendendo spunto da queste 3 parole, la congrega di Santa Maria ha realizzato il mantello della Madonna, San Domenico ha realizzato il volto di cristo che dice non temere e Santa Barbara invece ha realizzato il mondo che si illumina con la bibbia e la colomba, infatti il loro tema era ascoltare. La proloco ha curato i 6 tappeti di viale Marconi, i quali rappresentavano infiorata 2024, la scritta corpus domini, la spiga, l'uva, il calice e la croce con l'ostia, tutti simboli cardine del corpus domini.
L'intera organizzazione è stata curata da Mariagrazia Tarantino per quanto riguarda la logistica, Carmen Amelio per quanto riguarda i disegni, Mariacristina Paonessa ha aiutato entrambe per l'organizzazione. Un’altra socia della Proloco che ha aiutato nel giorno dei tappeti è stata Valentina Giglio. La proloco si è fatta aiutare da molti volontari, in particolare tanti giovani, perché ha come obiettivo quello di avvicinarli alle varie attività che si svolgono a Taverna. Tutti i volontari hanno lavorato alacremente, anche nel corso della notte per realizzare le opere che hanno soprattutto interessato la realizzazione dei temi richiamanti episodi biblici ed evangelici, tutto ciò ricavato nelle varie piazze e sagrati delle chiese.
Tutto è iniziato da giorni ci si è preparati seguendo quelle che erano già delle idee, con i temi proposti e nella raccolta dei materiali, un lavoro non semplice che richiedeva tanta pazienza, innata capacità di proporre i temi dei diversi tappeti in seguito realizzati e proposti nei sagrati antistanti le tre chiese già menzionate. Un lavoro certosino che ha coinvolto decine di persone a vario titolo ed ognuna con la propria mansione, da chi raccoglieva i fiori a chi realizza il disegno, a chi con certosina opera si occupava del posizionamento dei petali. Comunque si è registrato tanto entusiasmo. Si è vista tanta partecipazione ed entusiasmo per un evento che con questa ennesima edizione ha rinsaldato la collaborazione tra diversi soggetti, da quello pubblico a quello associativo, una manifestazione che sta crescendo e che ogni anno registra un maggiore interesse, e comunque le opere dell’infiorata sono particolarmente belle, variegate, composite e con l’uso di tanti colori, come si presume che sia, visto che si chiama “Infiorata”. Ci è piaciuto lo spirito di collaborazione, la dedizione di decine di collaboratori, di ogni età ed è confortante visto che spesso i giovani non sono più avvezzi a tali impegni.
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