di CARMINE MUSTARI
Oggi, a causa del covid 19, è saltata la Cerimonia di commemorazione per le vittime sul posto di lavoro, che, come ogni anno, si sarebbe celebrata in corrispondenza della tragedia avvenuta anni fa nel Lago Ampollino. Ad organizzarla, l’amministrazione comunale di Taverna e l’associazione culturale “Taberna radici ed oltre”, presieduta da Nadia Pullano, con la collaborazione della comunità parrocchiale di Taverna.
Il Monumento ai caduti sul lavoro
La manifestazione viene di solito celebrata da qualche anno grazie all’iniziativa del sodalizio culturale “Taberna radici ed oltre” promotrice tra l’altro dell’edificazione del monumento dedicato ai caduti sul lavoro, iniziativa partita in seguito all’idea di ricordare la tragedia del Lago Ampollino quando nel maggio del 1954 otto operai persero la vita precipitando con un camion nelle acque gelide e profonde. Da quella tragedia la necessità di ricordare le vittime con un monumento a loro dedicato, e fu così che si pensò di raccogliere dei fondi, molti cittadini fecero delle offerte, anche alcuni che erano residenti in altre regioni, infatti, si registrò la collaborazione di un’associazione di calabresi presente a Monza, si tratta del sodalizio “Mediterranea Magna Grecia”, tramite l’attuale presidente, Salvatore Veraldi, tavernese di origine, che sapendo dell’iniziativa non mancò di offrire il proprio contributo attraverso il proprio sodalizio a Monza. Furono raccolti dei fondi e così il monumento ai caduti sul lavoro venne inaugurato, successivamente si decise di istituire una giornata tutta dedicata alle vittime sul lavoro e non solo quelle del Lago Ampollino.
Da tempo oramai la manifestazione a cadenza annuale si svolge a Taverna in collaborazione tra i due enti. Il programma della manifestazione prevedeva la celebrazione di una santa messa nella chiesa di San Martino e la deposizione di una corona d’alloro donata dall’amministrazione comunale. La tragedia avvenne quando con un camion alcuni operai affrontarono il viaggio sin dalle prime luci dell’alba, erano operai di Taverna e di Albi, per raggiungere il posto di lavoro. La strada non era delle migliori e arrivati in curva, il camion non svoltò precipitando nel vuoto.
Ecco le vittime: Salvatore Luigi Godino, Luigi Barberio, Luigi Pullano, Rosario Palermo, Carmine Pullano, Luigi Godino, tutti di Taverna, Giovanni Siniscalchi e Carmine Nania di Albi. Noi le abbiamo voluto ricordare così.
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