Taverna, la Fiera di San Sebastiano tra cultura, tradizione e sacralità

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La fiera a Taverna
  11 ottobre 2022 11:52

di CARMINE MUSTARI

Si avvicina il periodo della Fiera di San Sebastiano a Taverna e per l’occasione tra eventi della sacralità e eventi civili si da già notizia delle diverse attività che l’amministrazione e il mondo della chiesa organizzano per l’occasione. Iniziamo con l’evento allestito dal Museo Civico di Taverna, diretto da Giuseppe Valentino, per l’occasione è stato possibile partecipare alla “Giornata mondiale delle famiglie al museo, evento dal titolo: Mutamenti a cura di Massimo Cova e Giuseppe Valentino. Negli spazi espositivi ancora visitabili, si potranno ancora ammirare le opere dei seguenti artisti: Karmen Corak, Massimo Cova, Carlo Fusca, Francesca Macina, Giuseppe Marinelli, Carme Porta.

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Nella stessa giornata attività per i bambini che hanno potuto partecipare ai laboratori didattici a cura della biblioteca comunale e del servizio civile, che hanno dato vita a diversi esperimenti ludici dal titolo: La bellezza dell’arte e della cultura, evento che registra anche la partecipazione dell’associazione culturale “Le scimmiette”. La stessa associazione che ieri e oggi hanno aperto una kermesse organizzando il doppio appuntamento “Bambini Felici” laboratori creativi e giochi per bambini dai 3 ai 10 anni di età. Accanto a tali programmazioni si affiancano i momenti legati al culto, infatti, il simulacro di San Sebastiano ritorna nella chiesa di Santa Barbara dove è collocato stabilmente, ciò avverrà mercoledì 12 ottobre.

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Curiosa invece la vicenda della doppia festa in onore del santo patrono di Taverna, essa nasce in seguito ad un decreto Reggio del 20 dicembre del 1818, il quale per ovviare ad una diatriba tra le parrocchie di Santa Barbara e San Domenico, che rivendicavano entrambe la realizzazione della stessa festa. Da questa fase di stallo non se ne usciva più e visto né la diocesi né il comune buon senso riuscivano a risolvere la querelle parrocchiale e con l’evidente impossibilità di trovare un accordo si registrò l’intervento del governo il quale  con il decreto decise appunto di ovviare in modo salomonico, stabilendo che entrambe le parrocchie festeggiassero il santo, da tale decisione e per buona pace di tutti  la festa si celebra ad ottobre nella parrocchia di San Domenico e a gennaio nella parrocchia di Santa Barbara, ciò accade oramai da oltre due secoli esattamente dal 1820. Per quanto riguarda gli altri appuntamenti, ovviamente si procederà all’allestimento della fiera, una due giorni caratterizzati dalla presenza di bancarelle per tutto il corso e le piazze tavernesi. Nella serata di oggi e dalle 21,30 spazio alla musica con il concerto tributo a Pino Daniele.

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