di CARMINE MUSTARI
A Taverna si respira la commozione e l’emozione con il cuore palpitante di centinaia di fedeli accorsi in Via della Pietà teatro naturale dell’Orto degli ulivi, il battito del cuore si accompagna al ritmo incessante delle “Grancascie”, scandito il lento trascorrere delle ore, la tromba accompagna con la stessa cadenza e sino alle prime luci dell’alba di ieri.
Taverna e i vicini paesi hanno ascoltato l’assordante richiamo che annuncia la Passione di Gesù. I riti della settimana Santa legati alla Passione si concludono con la processione del Venerdì Santo in un’atmosfera che registra stati d’animo e preghiere, ognuno ha le sue richieste intime.
Alle 13.30 il drappello della turba romana si avvia in direzione orto degli ulivi ove gli attori hanno inscenato la cattura del Nazareno parte recitata e prologo della processione che qui per tradizione centenaria ha un suo epiteto, infatti, la si chiama “Pigghjiata” in pratica l’arresto di Gesù. Una delle frasi cardine della stessa viene scandita tra il silenzio della folla, “Padre se è possibile allontana da me questo calice …”. Il bacio di Giuda e la cattura sono i consequenziali episodi della processione. Una truppa di soldati impassibili e dallo sguardo truce precede Gesù in direzione della chiesa di Santa Barbara.
Dalla stessa inizia in pratica la processione con le varie statue che raffigurano le fasi salienti delle ultime ore di vita di Cristo. La caratterizzazione si apre con il figurante nel ruolo di Gesù che si trascina trasportando una pesante croce. Di seguito il drappello dei soldati romani con a capo il centurione, poi seguono i vari simulacri che rappresentano Gesù flagellato alla colonna, Gesù inchiodato in croce, la statua dell’Addolorata, la raffigurazione della pietà, e la deposizione di Gesù nella teca di vetro. Le centinaia di fedeli seguono la lunga processione per le vie del paese, mentre il ritmo delle “Grancascie” si alterna al suono triste e commovente dei brani eseguiti dalla locale banda musicale, decine di appassionati armati di teleobiettivi e telecamere colgono gli attimi salienti e i momenti più suggestivi dell’intera processione, tra i più ripresi le cadute, che sono spesso precedute da silenzio composto e rispettoso della folla di fedeli.
Emozione dopo emozione si procede, il rito della passione registra il pathos di tutti. Inutile nasconderlo la tradizione secolare di Taverna, che si rinnova in pratica ogni tre anni coinvolge, coinvolge per il dramma vissuto dal figlio di Dio, che dall’alto del suo potere si è fatto uomo e dall’alto della sua umiltà si è sacrificato per la redenzione dell’umanità intera. Qualcuno lo definisce un grande mistero, ma il grande mistero è la vita alla quale non riusciamo a dare valore, come non riusciamo a dare valore alla sofferenza, la riteniamo inutile per il solo motivo che ci prova nell’animo e nella carne, dimenticando quel sacrificio divino che adempie le scritture, la sofferenza di Cristo.
La processione di Taverna ci richiama alla vita, attraverso la sofferenza di un uomo grande, Dio in terra per annunciare la sua parola, parola che Un bilancio positivo per la congrega del Santissimo Sacramento e Santissimo Salvatore che ha allestito l’apparato per la manifestazione del Venerdì Santo, tanta gente proveniente da tutti i borghi della Presila intorno a Taverna. interpreta l’amore per la vita eterna. I quadri che si susseguono ci raccontano anche della Veronica, del cinereo, degli insulti e lo scherno dei romani e dello stesso popolo.
A sera quando tutto termina, è il silenzio e in questi giorni in silenzio restano anche le campane perché tra il giovedì santo e il sabato santo le campane non verranno suonate, in segno di lutto per la morte di Gesu', pertanto al loro posto viene suonata "a tocca" un oggetto in legno e metallo recato a mano e che richiama i fedeli a raccolta. Poi già da oggi tutto risuona e le campane fanno da eco in questa vallata ed è festa di resurrezione!
Un bilancio positivo per la congrega del Santissimo Sacramento e Santissimo Salvatore che ha allestito l’apparato per la manifestazione del Venerdì Santo, tanta gente proveniente da tutti i borghi della Presila intorno a Taverna hanno confermato come sia sentita e tanto atteso come evento.
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