di CARMINE MUSTARI
Sono giorni intensi e colmi di emozione quelli che si vivono a Taverna in questo periodo, la tradizione delle feste natalizie che per due anni è mancata tanto a tutti ora riprende, ma soprattutto riprendono alcune delle immancabili manifestazioni che richiamano centinaia di avventori, e che i cittadini di Taverna, con orgoglio ne conferiscono il giusto valore.
Su tutte spicca l’attesa e amata tradizione della veglia dell’Epifania, dopo due anni di stop a causa delle conseguenze pandemiche del covid finalmente si può festeggiare uno dei momenti di festa più belli e caratteristici delle festività natalizie di Taverna.
Una notte di note, di allegria, di degustazione delle centinaia di “Cuddureddhe” e oltre 10 mila polpette, per come ci dicono i giovani ragazzi del comitato istituito ad hoc per l’occasione che da tradizione si impegnano per preparare le tali leccornie natalizie e donarle ai cittadini di Taverna e non solo, questa tradizione oramai risultata tra quelle più condivise tra tutto l’hinterland tavernese, e i due anni di assenza tra gli appuntamenti si sono sentiti come un triste amarcord.
Ma nella notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio ritorna l’atmosfera, quella che induce a condividere una serie di momenti che inizieranno alle 20 di giovedì, con l’apertura degli stand e l’esibizione della banda musicale “Città di Taverna”. Purpetti, cuddureddhe e vino per tutti, la musica della banda e anche un momento di musica live con l’esibizione del cantante della tradizione folk calabrese Cosimo Papandrea che si esibirà in Piazza del Popolo alle 22,30.
Dal comitato ci dicono che la festa è frutto di un’iniziativa che va oltre il solo scopo ludico, infatti, tutti i componenti si dedicano ad organizzare l’evento per semplice devozione nei riguardi di Gesù Bambini, fa piacere che nonostante tanta carenza di valori tra i giovani, spesso additati come insensibili a determinate tradizioni, questo nutrito gruppo di giovani riesce a rinnovare questa tradizione spinti anche dalla fede. Un lavoro non semplice quello dei ragazzi tavernesi, che però registra l'interesse di tutta la popolazione, tra l’altro la stessa gente di Taverna contribuisce in modo concreto alla riuscita della veglia, per come ci dicono gli stessi ragazzi del comitato i cittadini non sono da meno, con donazioni spontanee sono la parte importante della festa.
Ma anche i commercianti tavernesi e non solo hanno la loro importanza, sponsorizzando idealmente la festa, molti contribuiscono perché è ritenuta una festa capace di coinvolgere tutti, e la soddisfazione è sapere che per il popolo tavernese sussiste anche la possibilità di vivere un momento di immensa condivisione. La festa della veglia è comunque un patrimonio immateriale e soprattutto emozionale di tutta questa fascia presilana e sa come dare gioia per quelle ore che si svolge, tutti ballano, cantano, si abbracciano e si vogliono bene e solo per questo è già un successo!
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