Te Deum 2024: il messaggio del Vescovo Maniago tra gratitudine e speranza

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  31 dicembre 2024 20:48

Te Deum 2024: Il messaggio del Vescovo Maniago tra gratitudine e speranza

Nella serata di martedì 31 dicembre 2024, la diocesi di Catanzaro-Squillace si è raccolta nella celebrazione del Te Deum, un momento intenso di preghiera e riflessione guidato dal Vescovo Mons. Claudio Maniago. La liturgia, che chiude l’anno civile, ha offerto l’occasione per ringraziare il Signore e affidare a Lui il nuovo anno, in un contesto di profonda meditazione sul mistero del Natale e sulle sfide vissute dall’umanità.

Mons. Maniago ha invitato i presenti a guardare alla figura dei pastori, centrali nella narrazione evangelica del Natale. “La loro meraviglia e la loro sorpresa ci guidano a comprendere il nostro posto nel presepe,” ha sottolineato il Vescovo, richiamando la semplicità e la fede di questi uomini che si sono accostati alla mangiatoia. Questo esempio, ha aggiunto, ci aiuta a riconoscere nel Bambino di Betlemme la speranza che non delude, anche in un anno segnato da guerre, divisioni e sofferenze.

Particolare attenzione è stata riservata al grido di pace che unisce la comunità ecclesiale al Santo Padre, con l’auspicio che le armi tacciano e si apra la strada al dialogo e alla riconciliazione. “Il tempo che passa non è una condanna,” ha affermato Mons. Maniago, ma un’opportunità per scoprire il valore di ogni fase della vita, con uno sguardo di fede e gratitudine.

La celebrazione si è svolta sotto il segno di Maria, Madre di Dio, alla quale il Vescovo ha affidato il desiderio di tutti i presenti di affrontare il nuovo anno con cuore aperto e fiducioso. “Maria custodiva tutte queste cose meditandole nel suo cuore,” ha ricordato Mons. Maniago, esortando i fedeli a coltivare lo stesso atteggiamento di contemplazione e gratitudine.

Il Vescovo ha poi sottolineato l’importanza del ringraziamento, un gesto che, purtroppo, sta diventando sempre più raro nella società odierna. Ha invitato ciascuno, nel silenzio della preghiera, a riflettere sui motivi per cui rendere grazie, riconoscendo che anche nei momenti difficili il Signore non fa mancare la sua vicinanza.

Infine, l’adorazione del Santissimo Sacramento ha segnato un momento di intimità con Dio, in cui i fedeli hanno potuto chiedere perdono e sperimentare la misericordia divina. “Il 2025 sarà un anno di grazia se sapremo viverlo con cuore aperto e secondo la volontà di Dio,” ha concluso Mons. Maniago, spronando la comunità a custodire e meditare i segni della presenza divina nella quotidianità.

La celebrazione si è chiusa con un augurio di serenità e di speranza per il nuovo anno, affidato alla protezione di Maria e alla guida del Signore.


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