“Teatro e carcere”, concluso il progetto in favore dei detenuti della Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images “Teatro e carcere”, concluso il progetto in favore dei detenuti della Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro

  03 febbraio 2025 21:34

di FRANCESCO IULIANO

Coinvolgere la popolazione carceraria in un percorso di crescita personale e di riabilitazione dei detenuti attraverso l'arte.

Banner

E’ stato soprattutto questo l’obiettivo del progetto  denominato "Teatro e Carcere” realizzato dalla direzione della Casa circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro con la collaborazione dell’attore e regista, nonché direttore artistico del Teatro Comunale di Catanzaro, Francesco Passafaro.

Banner

Un programma che si è concluso nei giorni scorsi con lo spettacolo teatrale dal titolo ‘Partita a scacchi’, andato in scena nel teatro dell’Istituto carcerario della città capoluogo. Un’iniziativa - è stato detto - che ha permesso ai detenuti che hanno partecipato, di esplorare le proprie emozioni, di affrontare le proprie paure e di sviluppare nuove competenze. 

Banner

“I detenuti della Casa circondariale di Catanzaro - ha commentato la direttrice Patrizia Delfino -, con la regia del maestro Passafaro, dell'aiuto regista Mario Scozzafava, con la guida dei funzionari giuridico-pedagogici e la collaborazione del personale della Polizia penitenziaria e dei volontari, hanno portato in scena lo spettacolo dal titolo "Partita a scacchi”.

Un lavoro che ha riprodotto, in maniera molto realistica, dinamiche relazionali di vita quotidiana all'interno del carcere, con un messaggio chiaro: quello di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te. L’attività teatrale - ha aggiunto - ha un’importante funzione rieducativa e trattamentale perché è in grado di far riflettere sui comportamenti negativi, favorendo il cambiamento ed il recupero dei valori violati con la commissione dei reati. Un’attività che consente, alle persone detenute, di impiegare il tempo della carcerazione in maniera positiva e costruttiva”.

Lo spettacolo, scritto da Francesco Passafaro in collaborazione con i detenuti, ha raccontato una storia realmente accaduta nell’Istituto, evidenziandone il lato riflessivo ed ironico. Un lavoro che ha rappresentato, per i protagonisti,  non solo un traguardo artistico, ma anche un potente strumento di trasformazione sociale.

‘Orgoglio, speranza, commozione’. Sono solo alcuni dei sentimenti percepiti sui volti dei detenuti che, per la prima volta nella vita, hanno avuto la possibilità di essere ascoltati e di esprimere se stessi in modo creativo. 

Dai detenuti, solo giudizi positivi. “Recitare - ha commentato un detenuto - mi ha fatto sentire libero, anche se solo per poche ore. Mi ha dato la forza di credere che posso cambiare”. Ed ancora. “Ho imparato a fidarmi degli altri ed a lavorare insieme per un obiettivo comune - ha commentato Vincenzo, altro detenuto coinvolto nel progetto”. 

“Questo spettacolo - ha detto Francesco - mi ha dato una nuova prospettiva sulla vita. Mi ha fatto vedere che posso essere più di quello che sono stato”. Per Paolo, “il teatro mi ha aiutato a trovare una voce che non sapevo di avere. Mi ha permesso di esprimere il mio dolore e le mie speranze in modo costruttivo”. 

Soddisfazione, per il risultato ottenuto, è stata espressa da Francesco Passafaro. “Attraverso il lavoro teatrale - ha commentato - i protagonisti hanno imparato l'importanza del lavoro di squadra, della disciplina e della responsabilità. "Partita a scacchi" ha mostrato come la creatività possa superare le barriere sociali e creare legami umani autentici. Lo spettacolo ha consentito ai detenuti di condividere le proprie storie e di connettersi con il pubblico in modo profondo e significativo. Invito la società civile - ha concluso - a sostenere iniziative che aiutino i detenuti nel loro percorso riabilitativo. “L'arte ha il potere di trasformare le vite, di creare nuove opportunità e di promuovere la speranza e la crescita personale. Insieme, possiamo fare la differenza e costruire un futuro migliore per tutti”.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner