di ELENA BOVA*
Al Sindaco Sergio Abramo. Apprendiamo con piacere che il nostro teatro Masciari simbolo della architettura liberty di Catanzaro è divenuto proprietà del Comune che lo ha comprato scrivendo il lieto fine ad una vicenda che durava da anni. Grazie dunque al Sindaco Sergio Abramo ed ai suoi collaboratori anche per avere attivato, progettato, ed ottenuti i finanziamenti di Agenda Urbana che permetteranno la messa a norma ed il restauro del nostro prestigioso edificio. Importanti palazzi del centro storico anche grazie all’intervento di privati sono già o stanno per ritornare al loro antico splendore come il Caffè Imperiale. La valorizzazione del nostro centro storico e la sua attrattività passano dal recupero, restauro, conservazione del nostro patrimonio immobiliare pubblico e privato. Rappresenta l’investimento che ha le maggiori ricadute economiche per il ruolo di attrattore del turismo culturale che ” l’antico borgo “ della città può rappresentare con i suoi caratteri unici che hanno solo bisogno di emergere dall’abbandono e dal degrado. Questa è la migliore politica per la cultura che una città può offrire ai suoi abitanti investendo sul sentimento di appartenenza e stimolando l’amore per i beni comuni.
Non vogliamo però più ascoltare la parola demolizione che rappresenta invece la pagina più triste che Catanzaro ha scritto di se stessa per troppi e lunghi anni consegnando alle nuove generazione un’altra città cancellando simboli e luoghi identitari di cui possediamo un lungo elenco.
Ed allora chiediamo a Sergio Abramo di essere coerente con la scelta operata sul recupero del patrimonio storico immobiliare anche per l’ex ospedale vecchio di Catanzaro ospitato nel convento di S. Agostino risalente al XVI sec. ed apprendiamo con piacere dalla stampa che è in programma la sua ristrutturazione.
Italia Nostra assieme alle associazioni che hanno a cuore il centro storico ha lavorato a ricerche di archivio, elaborazioni grafiche, report fotografici e relazioni inviate alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio competente per Catanzaro già nel 2019 (arch. Walter Fratto ed altri) affinché l’antico convento di S. Agostino, i cui elementi architettonici sono in gran parte riconoscibili, diventi oggetto di una prestigiosa operazione di recupero e valorizzazione che merita per la sua storia antica e recente di primo ospedale, nel senso moderno del termine, che ha avuto Catanzaro.
Non vogliamo più sentire la parola demolizione per la scuola Maddalena ex convento delle Convertite, per la quale abbiamo fatto più richieste di accesso agli atti senza risposte ed oggi per la scuola Mazzini che sapevamo inserita in Agenda urbana per farne un centro sociale utilissimo al quartiere che aveva due scuole ed oggi è desolato e spopolato.
Caro Sindaco lei sa bene che la politica tutto può e tutto può fare se si stabiliscono le priorità e noi come scrive Hannah Arendt siamo convinti che …“la prima battaglia culturale è stare di guardia ai fatti.”
*Presidente Italia Nostra Catanzaro
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