Tempi 'imposti' per le prestazioni specialistiche, la diffida Anaao: "Decisione dannosa per professionisti e utenti"

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  26 novembre 2024 18:26

"L'Anaao Assomed ha provveduto a inoltrare al commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro formale diffida per la revoca in autotutela del Dca n. 345 del 7 novembre che, inopinatamente e inaudita altera parte, fissa i tempi massimi per l'esecuzione di prestazioni specialistiche ambulatoriali e strumentali". E' quanto dichiarano Filippo Larussa, componente dell'esecutivo nazionale, e Luigi Ziccarelli, segretario regionale dell'Anaao Assomed.

"In maniera aprioristica - aggiungono - viene così definito un range temporale di esecuzione di tali prestazioni, condizionando peraltro l'agenda CUP, rendendo oltremodo difficoltosa l'erogazione delle suddette prestazioni da parte del professionista a danno dell'utenza. Qualora, nei termini indicati dalla diffida, non si avrà alcun riscontro l'Anaao Assomed non esiterà ad adire le sedi giudiziari competenti sia in ordine all'annullamento della citata deliberazione innanzi al TAR Calabria sia in ordine alla condotta antisindacale innanzi al giudice del lavoro".

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Per Larussa e Ziccarelli: "Anche se precedenti esperienze non hanno sortito gli effetti sperati a causa di interpretazioni giuridiche che hanno, di fatto, escluso attraverso la formula della carenza di legittimazione passiva l'organizzazione sindacale dalla possibilità di intervenire sui processi gestionali di organizzazione della offerta sanitaria, l'Anaao Assomed ritiene di dover compiere questi passi a tutela dei colleghi che sono ulteriormente vessati attraverso l'imposizione di carichi di lavoro insostenibili ma, soprattutto, ai pazienti di cui vengono mortificate le aspettative di salute, proprio in un momento in cui gli ultimi report come sempre ci confinano all'ultimo posto in termini di posti letto per acuti, per mobilità sanitaria e anche per attrattività del sistema verso i giovani medici, visto che ormai ci si è ridotti al reclutamento via facebook di professionisti a livello nazionale, se non planetario (vedi ultimo bando per continuità assistenziale, 118 e medicina generale). Al di là dell'esito dei ricorsi il giudizio finale lo darà l'utenza che guarda esclusivamente al soddisfacimento dei suoi bisogni che continua, ahimè, a essere negato".   

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