Temporary store e centro storico, Ladalardo: "La vera sfida è l’accessibilità"

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Ladalardo, commercianti
  15 maggio 2025 14:37

"L’iniziativa del Temporary Store promossa dal Comune attraverso un avviso pubblico ha già sollevato alcune perplessità, tra cui quelle espresse dal Presidente di Confedilizia Calabria. In questo caso i rilievi riguardano soprattutto gli aspetti tecnici dell’iniziativa: la proprietà privata è già tutelata dalla legge, e l’idea di un canone concordato con supervisione comunale appare poco in linea con le logiche di mercato.

Da parte nostra, intendiamo soffermarci sulle possibili finalità dell’iniziativa e sul suo impatto sull’economia cittadina. Auspichiamo che il Comune di Catanzaro, nel coinvolgere eccellenze produttive regionali e nazionali, abbia considerato attentamente la tipologia di prodotti da proporre, in particolare nel centro storico. L’iniziativa potrebbe risultare interessante se orientata verso prodotti artigianali, artistici, ceramiche, oggettistica per la casa: categorie merceologiche da tempo assenti dal mercato locale". Lo scrive il Presidente Domenico Ladalardo, Associazione Commercianti Catanzaro Centro tre V".

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"Questo approccio potrebbe attrarre non solo i cittadini, ma anche i turisti che spesso visitano il centro senza trovare un’offerta adeguata per l’acquisto di souvenir o articoli tipici. In tal caso, l’iniziativa sarebbe davvero utile a rivitalizzare il centro storico, rendendolo più attrattivo e vivace. Al contrario, se l’obiettivo si limita a favorire la presenza di stoke house di abbigliamento, si rischia di creare concorrenza sleale nei confronti dei commercianti locali, senza alcun vantaggio duraturo per l’economia cittadina. Vorremmo credere che l’intento dell’amministrazione sia quello di stimolare un’economia stagnante, e cogliamo l’occasione per rivolgere un invito costruttivo. Il centro cittadino soffre da tempo di una cronica mancanza di parcheggi.

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Invece di disperdere risorse in iniziative di scarso impatto, sarebbe opportuno concentrarsi sulla creazione di aree di sosta adeguate, condizione essenziale per il rilancio del centro.

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Ci domandiamo, ad esempio, perché il parcheggio della funicolare – abbandonato da anni e invaso dalle erbacce – non sia mai stato riattivato. Ripristinarlo, magari affidandone la gestione a un privato o a una cooperativa giovanile, non dovrebbe essere così complicato. In passato funzionava bene, apprezzato sia dai cittadini sia dai visitatori. Anche sulla funicolare stessa occorrerebbe intervenire: dovrebbe restare operativa tutto l’anno e non solo alcuni mesi. È difficile credere che la manutenzione richieda tempi così lunghi, come se si trattasse del traforo del Monte Bianco. Mantenere operativa tutto l’anno la funicolare e garantire un parcheggio custodito sarebbe già un primo passo concreto per rilanciare il centro.

A questo si aggiunge il potenziale dell’area del Musofalo, dove esistono già spazi per la sosta. In questo senso, suggeriamo di guardare all’esempio di Potenza, che ha adottato un sistema di scale mobili per collegare i quartieri periferici al centro storico. Potenza non è una città del Nord Europa, ma una realtà del Sud Italia che ha saputo innovare con intelligenza, perché non dovrebbe poterlo fare Catanzaro?

È apprezzabile che il Comune abbia deciso di investire risorse nel centro storico, come dimostrano gli interventi sulla Galleria Mancuso e quelli annunciati su Villa Margherita. Tuttavia, per quanto riguarda la ristrutturazione della Galleria, spicca oltre alla ripulitura delle pareti e del soffitto, l’installazione di alcune panchine e punti di ricarica per smartphone. Tali interventi non sembra che abbiano, finora, prodotto un effetto concreto nell’attrarre una maggiore presenza giovanile. Anche per quanto concerne i lavori che si terranno su Villa Margherita, certamente onerosi, e che si sommano a quelli già effettuati da precedenti amministrazioni, resta da capire se saranno davvero in grado di generare attrattività o se si tradurranno, ancora una volta, in semplici intenti privi di ricadute effettive.

In tal senso, vogliamo sottolineare come, senza affrontare il nodo cruciale dell’accessibilità, anche le iniziative più meritevoli rischiano di risultare inefficaci. Fermamente convinti che la pedonalizzazione dell’intero Corso, con i necessari accorgimenti, possa rappresentare una svolta per il centro cittadino ci auguriamo che tale obiettivo non resti evanescente come una foglia secca portata via dal vento di Catanzaro".

 

 

 

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