Tentata estorsione ed atti persecutori perpetrati con l’aggravante del metodo mafioso. La Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gioia Tauro ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di due coniugi gioiesi ritenuti responsabili, in concorso, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari e fatte salve diverse valutazioni nelle fasi successive, dei reati di tentata estorsione ed atti persecutori perpetrati con l’aggravante del metodo mafioso.
I due coniugi, secondo un’inchiesta avviata a seguito di una denuncia nell’ottobre dello scorso anno, vantando una loro appartenenza a una locale cosca di ‘ndrangheta e minacciando una eventuale collaborazione con altri esponenti di consorterie ‘ndranghetiste del comprensorio, hanno preso parte a diverse azioni intimidatorie, volte ad affermare la loro supremazia sul territorio.
In particolare, i due destinatari dell’ordinanza hanno tentato di costringere due vittime ed i loro figli minori a lasciare la loro abitazione familiare, sita vicina all’appartamento, occupato tra l’altro in modo abusivo, dalla coppia arrestata.
Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, all’esito di un’accurata attività d’indagine, ha raccolto elementi tali da consentire alla competente Procura Distrettuale di arginare, attraverso le citate misure cautelari, il crescente slancio criminale intrapreso dai coniugi.
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