Si chiama Francesco Barbieri, di 20 anni, di Pannaconi - frazione del comune di Cessaniti - il presunto autore del ferimento del 32enne Domenico Catania. Barbieri si trova recluso nel carcere di Vibo Valentia a disposizione dell'autorità giudiziaria in quanto raggiunto da un fermo di indiziato di delitto firmato dal pubblico ministero Luca Ciro Lotoro che dovrà essere ora convalidato dal gip.
Il giovane è il nipote di Giuseppe Accorinti, alias Peppone, ritenuto il boss del Poro imputato nel processo Rinascita-Scott. Al giovane la Procura di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, contesta il tentato omicidio oltre al porto abusivo di arma clandestina e spari in luogo pubblico. Barbieri si è presentato ieri sera al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia accompagnato dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Bagnato.
Secondo le indagini dei carabinieri e della Procura, il tentato omicidio è stato filmato dalla telecamere di videosorveglianza presenti nel vicolo dove è avvenuta la discussione poi sfociata nel ferimento di Catania avvenuto al culmine di una lite per un parcheggio. Anche il padre ed i fratelli del fermato sono tutti sotto processo nell'ambito della maxioperazione Rinascita Scott con l'accusa di associazione mafiosa, così come la vittima. La sparatoria non rientrerebbe in un contesto mafioso. Da qui la competenza della Procura ordinaria di Vibo Valentia e non della Dda di Catanzaro.
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