di TEOBALDO GUZZO*
Antonio Carvello, docente, storico, giornalista, nella mattinata di martedì, ha raggiunto la beatitudine celeste, accompagnato dall’affetto dei suoi cari e di quanti lo hanno conosciuto. Di lui rimangono, a futura memoria, l’entusiasmo per l’educazione delle giovani generazioni, la passione per la ricerca storica, l’amore per la carta stampata.
Attento ai bisogni della crescita educativa di bambini e ragazzi, Antonio ha speso le sue migliori energie lavorative, dapprima, nella scuola elementare, poi, nelle aule universitarie, concludendo il suo impegno professionale presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, quale docente di Storia dell’Industria, Storia Economica e Demografia. Intensa anche la sua attività di conferenziere per l’aggiornamento educativo-didattico e la formazione culturale dei docenti della scuola dell’obbligo e della scuola media superiore.
Antonio Carvello è stato un fine intellettuale e un apprezzato storico, che, con serio rigore scientifico, è entrato nelle vicende di una Calabria vissute nel più ampio contesto della questione meridionale.
Di lui non si può non ricordare la forte meticolosità quando è stato chiamato ad assolvere, sempre nella scuola, ad incarichi di natura amministrativa. Riandando indietro nel tempo, riaffiora la figura del docente Antonio Carvello a Tiriolo nella fase di avvio della sperimentazione del tempo pieno nella scuola elementare con il compito di prevenire, quindi trovare soluzioni per risolvere eventuali posizioni conflittuali tra i diversi soggetti (amministrazione scolastica, ente locale, famiglie) interessati al funzionamento del nuovo modello didattico-organizzativo.
La poliedrica personalità di Antonio Carvello si completa, arricchendola, con la narrazione di fatti ed eventi generati dalla cronaca cittadina di Catanzaro, di cultura locale e/o di varia umanità, narrati con la massima oggettività possibile sulle pagine del supplemento del quotidiano romano “Il Tempo”.
Antonio Carvello, per me, è stato un amico sincero e affettuoso. Dell’’amico Totò –mi sia permesso di chiamarlo col vezzeggiativo per continuare ancora a sentirlo più vicino al mio spirito inquieto in questo momento di dolore- ho apprezzato soprattutto il suo modo di porsi, sobrio, riservato, fine, gentile, oltre che la sua innata apertura dialogica, indice di alto spessore culturale.
*Giornalista-pubblicista, già dirigente scolastico
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736