Teresa Mengani: "Oggi si celebra la Giornata mondiale degli insegnanti, un’occasione per riflettere sul ruolo degli educatori"

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Foto d'archivio
  05 ottobre 2024 16:15

di TERESA MENGANI

Il 5 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale degli Insegnanti, un’occasione per riflettere sul ruolo fondamentale che gli educatori svolgono nella società. In un’epoca in cui l’istruzione sembra scivolare sullo sfondo delle priorità pubbliche, oscurata dalle crisi economiche, dai conflitti globali e da un futuro incerto, il valore dell’educazione e degli insegnanti diventa più che mai vitale.
Viviamo in un mondo in cui l’instabilità sembra regnare sovrana. Le crisi politiche, il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali sono realtà che mettono a dura prova la tenuta delle nostre comunità. In questo contesto, l’istruzione appare spesso trascurata o sottovalutata. Tuttavia, l’educazione non è solo un diritto umano fondamentale, ma un pilastro su cui si fonda la resilienza sociale. L’insegnamento, infatti, non è semplicemente trasmettere nozioni, ma forgiare le menti del futuro, preparandole ad affrontare le sfide di domani con spirito critico e capacità di adattamento.
Gli insegnanti non formano solo studenti: formano cittadini. Insegnano il rispetto, la collaborazione, la capacità di ragionare di fronte alla complessità. In un periodo in cui la disinformazione prolifera, l’educazione diventa uno scudo contro la manipolazione, una bussola che orienta verso la consapevolezza e la giustizia.
È paradossale come, nel mondo di oggi, mentre si discute di progresso tecnologico e di innovazione, l’istruzione appaia secondaria nei dibattiti pubblici. Le scuole e gli insegnanti, da sempre baluardi della costruzione sociale, spesso lottano con budget ridotti, sovraccarichi di lavoro e un crescente disinteresse da parte delle istituzioni. Si potrebbe pensare che la crisi dell’istruzione sia una crisi di risorse, ma è anche e soprattutto una crisi di visione.
Investire nell’istruzione è investire nel futuro, ma questo concetto sembra sfuggire a chi si concentra su soluzioni rapide e su obiettivi a breve termine. In un mondo che premia la velocità e l’efficienza, l’educazione richiede tempo, dedizione e un impegno costante. Gli insegnanti, che affrontano quotidianamente la sfida di educare in contesti difficili, devono essere considerati come gli artefici di un cambiamento duraturo, non meri esecutori di programmi scolastici.
Oltre al ruolo accademico, l’insegnante ha una funzione morale e sociale insostituibile. In un momento in cui i giovani sono esposti a una moltitudine di influenze, spesso disorientanti, l’insegnante rappresenta una figura di riferimento. Insegna valori come la responsabilità, la solidarietà e il rispetto reciproco, contribuendo alla formazione di una coscienza collettiva. Nelle aule scolastiche si combattono silenziosamente battaglie contro le disuguaglianze, l’intolleranza e l’ingiustizia. Gli insegnanti, con il loro esempio, guidano i giovani verso una cittadinanza attiva e consapevole.
In un contesto in cui la professione dell’insegnante è sempre più esposta a critiche e sfide, è essenziale riconoscerne il valore. Essere insegnante oggi significa confrontarsi con un numero crescente di difficoltà: la gestione di classi sempre più numerose, la carenza di risorse, la necessità di adattarsi alle nuove tecnologie e ai metodi educativi innovativi. Eppure, nonostante tutto, gli insegnanti continuano a svolgere il loro compito con passione e determinazione.
Spesso, il lavoro dell’insegnante si estende ben oltre le ore di lezione. C’è la preparazione dei materiali, la correzione dei compiti, l’attenzione verso i problemi personali degli studenti. In tutto questo, c’è un impegno che va oltre la semplice trasmissione di conoscenze: c’è la cura per il futuro della società.
 
 
L’istruzione non è solo una risposta alle sfide odierne, ma una precondizione per superarle. Insegnare è un atto di fiducia nel futuro. Ogni volta che un insegnante entra in classe, investe nelle nuove generazioni, nella loro capacità di immaginare e costruire un mondo migliore. Tuttavia, affinché questo investimento dia i suoi frutti, è necessario che l’educazione torni al centro delle priorità politiche e sociali.
Se vogliamo costruire una società più equa, solidale e capace di affrontare le crisi globali, dobbiamo partire dalle scuole. Dobbiamo supportare gli insegnanti, garantendo loro risorse, formazione continua e riconoscimento. Solo così possiamo sperare di gettare le basi per un futuro sostenibile, in cui l’istruzione non sarà più vista come un’opzione, ma come la chiave per affrontare le sfide del nostro tempo.
In conclusione la Giornata Mondiale degli Insegnanti ci ricorda l’enorme responsabilità che questi professionisti portano sulle loro spalle. In un momento storico caratterizzato da incertezze e crisi, gli insegnanti rappresentano una fonte di stabilità e speranza. Investire nell’istruzione e nel sostegno agli insegnanti non è solo un atto di giustizia verso chi forma le nuove generazioni, ma un imperativo per garantire un futuro più luminoso per tutti. L’istruzione, oggi più che mai, è la risposta alle sfide del presente e la chiave per costruire un mondo migliore domani.

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