di GABRIELE RUBINO
Da domani il parcheggio, lato ex geriatria, dell'ospedale Pugliese di Catanzaro tornerà a ospitare le auto dei dipendenti e non sarà più il punto di ritrovo in caso di evacuazione dal presidio. Il nuovo, anzi i nuovi sono stati individuati all'interno del Parco della Biodiversità. L'attenzione sugli effetti dello sciame sismico in atto nel Catanzarese è stata capitalizzata dal 'disordine' in alcune scuole del Capoluogo, ma naturalmente gli ospedali sono un luogo particolarmente sensibile sia perché ospitano pazienti non sempre facili da trasportare all'esterno (oltre che un elevato numero di dipendenti), senza dimenticare che in caso di vera emergenza poi dovrebbero essere in grado di fornire assistenza ai feriti in entrata.
In questi giorni all'Aou Dulbecco, sotto il cui ombrello ricadono oltre al Pugliese anche il Policlinico di Germaneto, il Ciaccio e Villa Bianca, sono state avviate le attività per farsi trovare pronti in caso di un grave evento avverso. Partendo dall'istituzione di una sorta di unità di crisi sono stati definiti i ruoli e i compiti. L'obiettivo finale è di stilare protocolli operativi semplici e lineari per essere in grado di gestire un'eventuale evacuazione. Se per gli altri presidi i punti di ritrovo sono grossomodo definiti (al massimo al Policlinico si sta lavorando alle modalità con cui far scattare correttamente l'allarme che anticipa l'evacuazione), qualche problema c'è stato al Pugliese.
In questi giorni, il parcheggio lato ex geriatria è stato inibito. Tuttavia, la soluzione non va bene banalmente perché quell'area, in caso di forte scossa, rischia di subire il crollo dei fabbricato vicini. Da qui, la ricerca di soluzioni alternative e che, come detto, si sono concentrate su due aree (a seconda di pazienti deambulanti o con problemi di movimento) del Parco della Biodiversità. Per capirsi, dal lato di accesso al pronto soccorso. Nelle prossime ore, grazie all'interlocuzione con Anas (competente del tratto stradale interessato), sarà approntata una gestione momentanea dell'eventuale passaggio di persone dall'area dell'ospedale a quella del Parco. In caso di evacuazione sarà gestito 'manualmente' il traffico con due operatori. In attesa (una decina di giorni) di completare la soluzione definitiva che prevede la realizzazione di una rampa che consentirà l'accesso da una strada interna del Pugliese ai punti di ritrovo individuati all'interno del Parco.
Per anzianità e dimensioni, dei quattro presidi dell'Aou 'Dulbecco' quello del Pugliese rimane sismicamente quello più vulnerabile. I lavori strutturali hanno interessato solamente la palazzina di Malattie infettive e l'area dei poliambulatori ma non il resto. Per un adeguamento sismico complessivo, oltre al tempo, ci vorrebbero parecchie risorse. Non meno di 40 milioni di euro che la Regione non ha finanziato. Il tutto in attesa della realizzazione del nuovo ospedale.
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