“The Chosen One – Il Cristallo della Forza”, la trilogia tra fantascienza e realtà di Capicotto per superare ogni limite

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Ferdinando Capicotto e Matteo Pirritano
  23 febbraio 2020 07:57

  “Ognuno di noi è artefice del proprio destino attraverso le nostre azioni. Sono le nostre scelte che determinano, secondo me, il percorso nel sentiero della vita”. Queste sono alcune della parole utilizzate dal giovane scrittore, nonché giornalista, Ferdinando Capicotto nel corso della presentazione del libro –  “The Chosen One – Il Cristallo della Forza”, edito Talos e secondo volume di una trilogia.

L’opera, che narra le avventure di un giovane ragazzo di nome Max, segue il primo libro dal titolo “La Profezia”. Il protagonista – un terrestre che ha acquisito dei poteri sovrannaturali - avrà il duro compito di proseguire gli allenamenti nel tentativo di salvare l’Universo dalle forze del male.

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Il volume inizia dal punto in cui era terminata la prima parte, ovvero “The Chosen One – La Profezia” ed il finale – così come dichiarato dallo stesso Capicotto – fa capire che ci sarà il terzo e decisivo libro che completerà, appunto, la trilogia.

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L’iniziativa si è svolta nel Centro di Aggregazione Sociale “Rosario Fasano”, fortemente voluta ed organizzata dal Comitato di Quartiere Vincenzo De Filippis. Ad aprire l’evento è stato proprio un componente del Comitato, Giuseppe Chiarello che, dopo aver elogiato Capicotto, ha affermato, riprendendo le avventure di Max, “non è forte colui che cade, ma colui che si rialza”.

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A dialogare con l’autore è stato il giornalista Matteo Pirritano, direttore di DB Radio che ha da subito ricordato la figura del giovane, prematuramente scomparso, Rosario Fasano a cui è intitolato il Centro di Aggregazione. “Rosario affrontava la vita sempre con il sorriso ed amava il Catanzaro. Purtroppo ci ha lasciato troppo presto”.

La prima domanda effettuata a Capicotto da parte di Pirritano ci riporta alla realtà: “Come affronterebbe Max la vita ai giorni nostri, specie con queste tematiche attuali come il Coronavirus”. La risposta dell’autore è stata pronta e diretta: “Oggi si ha la cattiva abitudine di soffermarsi sull’evento e descriverlo. Forse il mio protagonista tenterebbe di andare oltre preoccupandosi più di trovare una soluzione. Di certo, a mio avviso, c’è molto di più di quello che le istituzioni ci raccontano. Molte serie televisive hanno come trama l’immissione di un virus mortale da parte di cellule terroristiche. La differenza è che in quei programmi si riesce a sventare un evento così tragico. Nella realtà no”.

Passando al libro in sé, Pirritano ha così commentato: “E’ un volume che si legge in modo scorrevole con un linguaggio semplice. La bravura di Ferdinando è stata quella di continuare dopo il primo libro continuando ad inventare personaggi e pianeti e costruendo attorno ad essi delle vere e proprie trame”. “The Chosen One – Il Cristallo della Forza” offre lo spunto per toccare vari argomenti attuali. “Nel libro non si troveranno telefonini, computer o social network. Le relazioni avvengono tutte guardandosi negli occhi. Oggi si cercano i like su Facebook, su Instagram”. 

Max ha a disposizione gli strumenti acquisiti dall’esperienza del primo libro, quindi sa come affrontare in un certo senso l’emarginazione. D’altro canto compirà un viaggio interiore che lo porterà ad avere dei dubbi consistenti sulla sua relazione sentimentale e dubitare anche di se preso dai rimorsi e dai rimpianti per gli errori commessi. Proprio il Cristallo della Forza sarà lo strumento che gli permetterà di superare i suoi limiti oppure di ucciderlo. Il volume offrirà un perenne contrasto tra la fiducia in se stessi  - che non deve mai mancare – e la paura di ricommettere gli errori compiuti nel primo libro.  Dipenderà tutto da lui, così come nella vita dipende da noi nelle scelte che effettuiamo.

Sollecitato da Pirritano, Capicotto commenta così il protagonista Max: “E’ un ragazzo di 17 anni e nel libro ne farà 18. Se nel primo volume parte da zero per arrivare a conquistare varie cose, nel secondo libro dovrà non solo mantenerle, ma conquistarne di nuove, in una realtà totalmente diversa e più grande di quella che aveva immaginato. Verrà messo di fronte a situazioni estreme che gli consentiranno – anche sbagliando – di crescere. E’ importante commettere errori, a patto che si comprendano e non si ripetano più. Max ha anche i suoi difetti: testardo, a tratti istintivo ed ha ancora dei dubbi sulla sua reale forza”.

Di fronte ad una platea attenta il duo Capicotto-Pirritano ha raccontato – senza anticipare nulla della trama – un libro nel cui protagonista si può ritrovare ognuno di noi, alle prese con le sfida più grande che la vita ci pone: crescere e migliorare nonostante le varie difficoltà.

Prima di chiudere i lavori l’autore ha risposto ad alcune domande sulla solitudine e sul come conciliare la razionalità con l’irrazionalità.

“Non saprei come spiegare la solitudine ai ragazzi di oggi presi sempre più dal mondo dei social. A me piace ritagliarmi dei momenti in cui sono solo perché in questo modo si arriva a conoscere veramente se stessi. Credo che bisognerebbe puntare sulla pratica più che sulla teoria, ovvero far sperimentare a piccoli passi come la realtà quotidiana può offrire delle soddisfazioni più importanti rispetto a quella virtuale”.

“A me piacciono tantissimo i numeri e chi mi legge come giornalista lo sa. Però per capire la realtà bisogna andare oltre la razionalità e metterci anche quella dose di irrazionalità. Mi definisco una persona profonda e voglio capire veramente come vanno le cose”.

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