Dal 19 dicembre 2022 al 23 gennaio 2023, Lamezia Terme ospiterà la mostra "TIMELESS. Manufatti di un futuro passato” di Vinicio Momoli a cura di Emanuele Bertucci e patrocinata dal Comune di Lamezia Terme e dalla Direzione Regionale dei Musei Calabria. L'evento, promosso dalla Mediano Arte e dalle Associazioni Arte è Cultura e Arte e Antichità Passato Prossimo, è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore alla Cultura Giorgia Gargano che ha accolto l’idea promossa dalla Direttrice del Museo Archeologico Lametino, Simona Bruni, di allestire una mostra di Arte Contemporanea quale “contaminazione” all’interno del Museo Archeologico. La mostra s’inserisce all’interno di un fitto cartellone che l’Amministrazione Comunale con il testa il Sindaco Paolo Mascaro, ha predisposto per il periodo natalizio.
La conferenza stampa, nella quale saranno presenti oltre all’artista Vinicio Momoli, il Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, l’Assessore alla Cultura Giorgia Gargano, la Direttrice del Museo Simona Bruni, il curatore della mostra Emanuele Bertucci e la Presidente dell’Associazione Arte e Antichità Giovanna Adamo, è prevista per lunedì 19 dicembre alle 18.00 al Cafè Letterario del Chiostro. A Seguire il vernissage al piano superiore sede del Museo Archeologico Lametino.
Vinicio Momoli nasce a San Giorgio delle Pertiche, Padova, nel 1942, in quel territorio padovano, dove si sono espressi, nel corso dei secoli, alcuni dei maggiori artisti e studiosi italiani ed europei. La sua vivacità e curiosità l’hanno portato, fin da giovane, a viaggiare e a muoversi attraverso il mondo dell’arte e della cultura, mettendolo in contatto con le avanguardie parigine e newyorkesi, dando inizio alla sua originale ricerca espressiva, riconducibile al pensiero minimalista e alla semplicità della forma - materia - colore.
Prevalentemente attivo tra Riese Pio X (Treviso) e Parigi, ha esposto soprattutto in Europa, Canada e Stati Uniti. Ha partecipato alle biennali del Kuwait, di Pechino e di Venezia.
Il suo esordio data dei primi anni settanta. Già nel 1971 partecipa a diverse collettive in Veneto e nel 1974 espone alla Galleria Harrison Club di New York. Dopo New York, partecipa ad alcune personali e collettive in gallerie e spazi espositivi dislocati sul territorio nazionale. Nel 1984 partecipa alla mostra “Nouvelles Perspectives” allo spazio Bonvin dell’UNESCO, a Parigi.
In occasione della personale alla Galleria Meeting di Mestre (VE), nel 1986 pubblica il catalogo “Il volo di Icaro” con il testo “Messaggi d’amore” di Giorgio Ruggeri. Presenta la mostra “Ultimi Lavori 88-89” a Castelfranco Veneto nel Museo Casa Giorgione, nel 1989, con testo in catalogo di Roberto Daolio e, l’anno successivo a Monaco di Baviera, alla Galleria Hartmann. Nel 1991 è invitato a Parigi a esporre nell’Espace Picasso del Palazzo dell’UNESCO, con testi in catalogo di Omar Calabrese e di Giulio Ciavoliello.
Tra il 1991 e il 1993 espone a Parigi al Grand Palais nell’ambito di “Réalitées Nouvelles”; a Vienna (Austria) alla Galleria Licandro; a Valencia, Spagna, alla Galleria Rita Garcia, con testo in catalogo di David Perez e a Palma de Mallorca alla Galleria Gianni Giacobbi; a Taranto alla Galleria Extra, con testo in catalogo di Valerio Dehò ; a Roma alla Galleria Fontanella Borghese, con testo in catalogo di Luigi Meneghelli. Nel 1994 è invitato alle mostre Diecidue Arte a Milano e L’Uovo di Struzzo a Torino, con testi in catalogo di Pierre Restany e di Boris Brollo. Nello stesso anno partecipa, come invitato, alla Galleria Pohlhammer dell’Arbeitswelt Museum di Steyr (Austria) e a Treviso, negli spazi espositivi di Cà dei Carraresi. Ancora a Palma di Mallorca, alla Galleria Gianni Giacobbi, nel 1995.
Nel 1996 espone a Cittadella, “I segreti del luogo” e a Parigi a Espace Branly-Tour Eiffel. Nel 1997 è invitato a Torino nell’ambito della mostra “Và pensiero, Arte Italiana 1984-1996” ed espone alla Galleria Pohlhammer dell’Arbeitswelt Museum diSteyr, Austria, con testo in catalogo di Martin Hochleitner. Nel 1998 è invitato a Santillana del Mar (Santander, Spagna) a Las Casas del Aguila y La Parra, con testi in catalogo di Marcos-Ricardo Barnatàn e Francisco Javier Lòpez Marcano. La mostra è stata presentata anche in occasione della Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Madrid ARCO. Personale a Verona alla Galleria La Giarina, ed invito al Symposium Internazionale “Scogliera viva” a Caorle (Venezia) dove si può ammirare la sua opera sul lungomare; nel 1998 e nel 1999, a Palma de Mallorca, espone nuovamente nella Galleria Gianni Giacobbi. Nel 2000 è invitato a Bologna, con mostra personale, alla Galleria g7 e alla Biennale d’arte contemporanea del Kuwait (Emirati Arabi). Poi, nel 2001, realizza l’installazione “Insense”, a Sens, Francia, negli Anciens Bâtiments Municipaux de la Ville. Espone a Casier, Spazio Juliet ; a Parigi, Galerie Weiller; a Trieste, Juliet’s Room.
Nel 2002, ancora a Parigi, alla Galerie Weiller. Mostre all’Abbazia di Spineto (Siena), a Torrelavega (Spagna), al Centro Nacional de Fotografia “Parole nell’Aria”, con testo in catalogo di Mariano Navarro e nuovamente in Spagna, all’Università di León, “Coin d’air”, con testo in catalogo di Maria José Corominas Madurell. A distanza di un anno è invitato a Madrid, alla Galleria Tiempos Modernos e a Palma de Mallorca, alla Galleria Gianni Giacobbi. In occasione del suo XXV°Anniversario, l’Università di León commissiona una scultura monumentale da collocare nel Campus di Vegazana ed organizza una personale, con testo in catalogo di Javier HernandoCarrasco. La II Biennale di Pechino del 2005 lo accoglie con l’opera “Towards the future”, acquistata dal Ministero della cultura cinese.
Nel 2006 vince il concorso internazionale “Public Art” di Toronto con il progetto “Contrappunto”, per
la realizzazione di ventotto opere, in smalto su vetro, collocate all’esterno del “ONE City Hall”. Espone, inoltre, al Museo Pagani di Castellanza (Varese), “Formaperdere”, con testo in catalogo di Emma Zanella. Il 2007 è l’anno della grande retrospettiva “1987-2007” a Castelfranco Veneto, negli spazi più importanti della città: Museo Casa Giorgione, Teatro Accademico, Sagrato del Duomo, Giardini del Castello, dove è installata una sua opera permanente in pietra di Asiago “Contraccanto”. In quest’occasione è pubblicato il catalogo “NEXITURE” con l’introduzione di Javier Hernando Carrasco e Edoardo di Mauro e le recensioni di quattordici importanti critici. Nello stesso anno il Credito Trevigiano BCC acquisisce l’opera in pietra di Asiago “Grande verde” per il giardino della sede di Villa Emo, Fanzolo di Vedelago (Treviso).
Nel 2009 è invitato alla 53° Biennale d’arte di Venezia, dove presenta “Nexiture Contact”, scultura monumentale permanente, installata nell’isola della Certosa, nell’ambito del progetto “La Città Ideale”. Espone allo Spazio THETIS dell’Arsenale di Venezia “L’Astrazione Infinita” e, successivamente, a Daverio (Varese), alla Galleria Villa.
Nel 2022 il prestigioso concorso SaturARTE di Genova, arrivato alla XXVII edizione, gli conferisce il premio alla carriera.
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