Nella sala del Consiglio Comunale di Tiriolo stracolma di pubblico fino all’ingresso si è svolta una di quelle manifestazioni che resteranno nella storia del piccolo borgo calabrese. Il Consiglio Comunale di Tiriolo tenutosi in forma aperta, su proposta del Sindaco Domenico Stefano Greco e dell’amministrazione comunale, ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria alla memoria di Enzo Tortora e la cittadinanza onoraria a don Giovanni Marotta, già parroco di Tiriolo.
Dopo la lettura di attestazione del conferimento a Enzo Tortora:” Uomo onesto e perbene che, vittima di un “orrore giudiziario”, seppe trasformare un’atroce sofferenza personale in una strenua e fiera battaglia politica e civile per la legalità, la giustizia, lo stato di diritto”, vi sono stati gli interventi dei consiglieri comunali. Su tutti si è distinta la lettura, da parte dell’assessore Anna Laria, di una delle lettere mandate da Enzo Tortora, durante il periodo dell’ingiusta detenzione, alla compagna Francesca Scopelliti. Forte è stata l’emozione tra i presenti e qualche lacrima è scappata alla signora Scopelliti presente in sala. Poi è stato il Presidente della camera penale “Alfredo Cantafora” di Catanzaro, avv. Francesco Iacopino, che ha rimarcato l’importanza della tutela dell’immagine dell’imputato fino alla conclusione dei tre gradi di giudizio, evitando processi spettacolo che distruggono l’immagine e la salute dell’imputato, anche se poi assolto.
La signora Scopelliti ha detto: “Hanno intestato di tutto ad Enzo Tortora, piazze, edifici, giardini, ecc., ma mai era stata data la cittadinanza onoraria alla sua memoria. Questo fa onore al Comune di Tiriolo e a tutta la popolazione”.
Si era capito da subito che la popolazione tiriolese aspettava da tempo di rincontrare il loro caro don Giovanni Marotta, parroco di Tiriolo dal 2009 al 2021, e quando il Presidente del consiglio comunale Luigi Guzzo ha annunciato l’esame del punto all’ordine del giorno riferito al conferimento della cittadinanza onoraria, un boato di approvazione e un forte scroscio di applausi si è sollevato dai presenti in sala. Dopo la lettura del sindaco Domenico Stefano Greco dell’attestazione di conferimento a don Giovanni Marotta:” con i più alti sentimenti di profonda gratitudine e ammirazione per la dedizione e l'impegno esercitati nella cura della Parrocchia Maria SS della Neve e delle Grazie; per essersi fatto apprezzare da tutti, indistintamente, per le sue qualità umane e spirituali, oltre che aver fatto della generosità e dello spirito di abnegazione verso la comunità tiriolese il tratto distintivo della propria azione pastorale ”, sono intervenuti: il consigliere comunale Antonio Cocerio, e Domenico Paone, Luigi Puccio, Domenico Donato, Rita Paone, Marisa Magnalardo, Rita Ferragina, Raffaele Gigliotti e l’attuale parroco Don Bogdan. Tutti interventi carichi di un’emozione indescrivibile. Poi la fila di ragazzi che hanno portato i fiori a quello che è stato la loro guida spirituale per più di un decennio.
Sono passati già due anni da quando don Giovanni Marotta ha lasciato Tiriolo, ma l’amore nei suoi confronti non è svanito. È ancora impresso nei cuori dei tiriolesi il suo operato, improntato da umanità e spiritualità, con una particolare dimensione mariana e francescana al tempo stesso. Tutto questo amore, indelebile nel cuore di chi frequentava la chiesa e non solo, è sfociata in una dimostrazione di affetto verso don Giovanni che oltre a meritarla, difficilmente la dimenticherà.
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