di EDOARDO CORASANITI
Tribunale, Corte d'Appello, Procura: i tirocinanti della giustizia non si vedono ma sono ovunque. Conti alla mano, in Calabria sono circa 800. Tra Catanzaro, Lamezia Terme e Vibo Valentia, circa 300. Un esercito di uomini e donne che da almeno due anni svolgono un servizio che, a sentire la Uil-Temp, svolgono ormai un ruolo fondamentale nel macchinoso mondo della giustizia calabrese. E che, una volta venuti meno, rischiano di provocare una parziale paralisi del sistema.
Dal 31 gennaio il loro contratto è finito, così come il tempo delle proroghe, fanno sapere dal Ministero della Giustizia guidato da Alfonso Bonafede.
E dove vanno a finire i 300 tirocinanti? A casa. Anzi no, per completare al meglio il loro percorso, dovranno seguire (facoltativamente) un corso per assumere la qualifica di amministrativo finanziario.
L'appello per non perdere il posto di lavoro è rivolto specialmente alla politica regionale, piuttosto indaffarata in questi giorni di campagna elettorale a promettere soluzioni e a garantire risposte. Quanto possibili e realizzabili, poi, lo si vedrà. Intanto il 26 gennaio si vota, il 31 dello stesso mese i tirocini si esauriscono (ad esclusione di quelli di Vibo Valentia iniziati più tardi ma con durata complessiva sempre di due anni) e il terreno su cui si poggia il destino di centinaia di famiglia sembra vacillare, se non crollare.
Perché se è vero che a scadere sono i tirocini a tempo determinato iniziati due anni fa, allo stesso tempo molti dei tirocinanti lavorano ormai stabilmente da diversi anni. In alcuni casi anche sei o sette. Prima della nuova ventata soffiata dal ministero Bonafede, infatti, i tirocini venivano rinnovati . Ora il cambio di rotta: si lavora solo con concorso pubblico, chiosano dai palazzi romani del dicastero.
La storia però è di mille colori e il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso per 600 posti a tempo indeterminato per tutta Italia e aperto a chiunque abbia perlomeno la terza media (con criteri preferenziali per anzianità di disoccupazione e reddito Isee), dal nome Operatore Giudiziario- Amministrativo: solo in 52 sono destinati alla Calabria.
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