“I tirocinanti calabresi rischiano di non vedersi riconosciuto un adeguato punteggio per l’accesso al nuovo bando programmato in base ai fondi reperiti nella Legge di Stabilità, se non si dovesse tenere conto nel modo adeguato della condizione di disoccupazione”.
Ad accendere i riflettori sulla materia è Gianluca Persico della segreteria regionale della Cisal.
“Se il nostro timore si trasformasse in realtà si vanificherebbe il percorso virtuoso per la formazione dei tirocinanti, costruito dall’attuale Giunta regionale attraverso la legge di bilancio, costato 104 milioni, che sarà perfezionato a seguito del DPCM pubblicato in G.U. lo scorso 31 gennaio 2022. Paradossalmente - spiega Persico - nonostante le qualifiche conseguite i tirocinanti regionali che sono da 24 mesi a casa potrebbero essere ostacolati o scavalcati da coloro che hanno il contratto a tempo determinato di 12 e 24 mesi inseriti nell'altro bando sempre di 1000 unità. Chiediamo quindi al Presidente Occhiuto di vigilare sul bando in questione onde evitare la creazione di tirocinanti di serie A e serie B, andando ad assottigliare i già ridotti posti disponibili e lasciando, in una situazione già drammatica, tutto il carico del problema alla Regione Calabria già alla prese con i tirocinanti in servizio con i Tis su cui il Governo Centrale deve necessariamente intervenire a supporto”.
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