Tirrenia "nega" l'imbarco famiglia con figlio autistico: avvocato catanzarese vince davanti al giudice di pace

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Antonio Riggio e il figlio

A causa di un mero cavillo burocratico (assenza dell'originale di un documento di identità), Tirrenia aveva decideva di negare l'imbarco

  18 marzo 2023 08:28

 

A quel  procedimento che ha avuto inizio nel giugno del 2022  dinanzi al Giudice di Pace di Palermo, l'avvocato catanzarese Ivana Consolo ha dedicato anima e cuore. 

Pur nella consapevolezza che "svolgere la professione di avvocato, in Italia, significa molto spesso non essere in grado di garantire al cliente che Giustizia verrà fatta" quando  assunse la difesa di Antonio Riggio, presidente di Autismo in movimento  per una vicenda che riguardava  suo figlio autistico e tutta la sua famiglia, ha fortemente voluto credere che questa volta la Giustizia avrebbe dato un segnale forte e chiaro. E così è stato.

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LA VICENDA

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Antonio Riggio e la sua famiglia, stavano rientrando da una Manifestazione Nazionale organizzata a Roma per la tutela dei Diritti dei ragazzi autistici. Per il viaggio (andata e ritorno), era stato regolarmente prenotato l'imbarco a bordo di una nave della Compagnia Italiana di Navigazione Tirrenia.  Ma, giunta al Porto di Napoli, la famiglia Riggio si è ritrovata a "dover fare i conti" con una situazione a dir poco incresciosa. 

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Difatti, a causa di un mero cavillo burocratico (assenza dell'originale di un documento di identità), Tirrenia decideva di negare l'imbarco all'intera famiglia, compreso il giovane Gaetano, un ragazzo ventenne autistico grave. 

Ciò che derivò dalla sciagurata condotta di Tirrenia, fu una notte all'addiaccio per padre, madre e figlia piccola; l'enorme difficoltà a gestire i comportamenti problema di Gaetano, comprensibilmente provato dai convulsi accadimenti di quelle ore; ed il lungo viaggio di ritorno a Palermo via terra.

Antonio Riggio non ha mai accettato che la  condotta tenuta da una delle più importanti Compagnie di Navigazione Italiane potesse cadere impunemente nel dimenticatoio.  E così, dopo svariati tentativi di risolvere la questione in via stragiudiziale, si era deciso di agire in sede giudiziaria.

"Ricordo ancora la prima telefonata intercorsa tra me ed il Presidente di Autismo in Movimento; nelle sue parole - racconta l'avvocato catanzarese - non ho mai colto nessuna volontà di ottenere visibilità o un qualche tornaconto economico per quanto occorsogli. Fin dal primo momento, mi è stata palesata soltanto la ferma e precisa intenzione di mandare un forte segnale alla Società Civile: i Diritti dei ragazzi autistici vanno garantiti, e chiunque osi calpestarli deve subirne le conseguenze. Non esitai un solo istante ad accettare l'incarico professionale, anche perché già da un po' di tempo stavo occupandomi di autismo attraverso la mia Pagina Facebook # Autismo Diritti e Tutele" .

Trattandosi di tematica dove inevitabilmente veniva in gioco anche la specialistica disciplina del Diritto della Navigazione, l'avvocato chiese al  collega  Alfonso Mignone - del Foro di Vallo della Lucania - di affiancarla nella difesa.

E così, con un notevole atto difensivo scritto "a quattro mani",  venne intrapresa la causa contro Tirrenia CIN.

La   difesa dell'avvocato Consolo è stata totalmente incentrata sul Principio di Accomodamento Ragionevole, sancito dall'articolo 2 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone Disabili

Trattasi di un principio tanto fondamentale quanto ignorato e/o disapplicato nel nostro Paese; in buona sostanza, le rigidità procedurali e/o burocratiche devono e possono cedere il passo dinanzi alla fondamentale esigenza di agevolare la vita alle persone disabili, nei più svariati contesti. 

"Applicando tale principio al caso di specie, in considerazione del fatto che Antonio Riggio disponeva di copia del documento di identità mancante, autocertificazione relativa alla composizione del proprio nucleo familiare, nonché attestazione ISEE, Tirrenia avrebbe tranquillamente potuto consentire l'imbarco, evitando così i notevoli disagi patiti soprattutto dal giovane disabile. Il Giudice a cui è stato assegnato il nostro procedimento, fin dalla prima udienza ha dimostrato di conoscere perfettamente il principio in parola, mostrando altresì una grandissima sensibilità verso il mondo dell'autismo".

E così, dopo alcune udienze e la produzione di corposi scritti difensivi tesi ad enucleare la vicenda in modo esaustivo, il Giudice di Pace, assolvendo pienamente alla sua peculiare funzione, ha deciso di "prendere in mano la situazione" ed imporre una soluzione transattiva.

"Con immensa soddisfazione, posso dire che la soluzione proposta dal Giudice, ed accettata "a denti stretti" da Tirrenia CIN all'udienza del 15 Marzo, rappresenta il pieno trionfo delle nostre ragioni ed intenzioni!! Grazie alla causa che abbiamo intentato ed in cui abbiamo fortemente creduto, quest'anno a Palermo si potrà degnamente celebrare il 2 Aprile - Giornata Mondiale della consapevolezza sull'autismo. Difatti, il prossimo 2 aprile, la Nave Florio della Compagnia Tirrenia, attraccata al Porto di Palermo, aprirà i suoi varchi a Gaetano Riggio e ad altri ragazzi autistici con i loro accompagnatori." 

La Compagnia che aveva negato l'imbarco ad un ragazzo autistico ed alla sua famiglia, farà salire a bordo quello stesso ragazzo insieme a tanti altri, offrendo loro alcune ore di serenità, svago ed inclusione. 

"Queste sono le cause che nobilitano una Professione che può e deve avere una funzione sociale. Dopo diversi anni di attività professionale, costellati da vittorie più o meno importanti, posso dire che questo, per il suo valore altamente simbolico, è il mio più grande successo!!"  

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