TIS, ritardi sulle graduatorie CPI e rischio vuoto reddituale, NIdiL CGIL "Serve intervento immediato della Regione

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images TIS, ritardi sulle graduatorie CPI e rischio vuoto reddituale, NIdiL CGIL "Serve intervento immediato della Regione


  17 dicembre 2025 11:52

A settimane dalla chiusura delle prime procedure di candidatura per la stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale, la vertenza TIS si trova in una fase di stallo che rischia di produrre conseguenze gravi per i lavoratori e per gli enti locali.

Molti Comuni hanno rispettato i tempi indicati dalla Regione Calabria, trasmettendo la documentazione ai Centri per l’Impiego e completando le procedure preliminari. In diversi casi le candidature si sono chiuse già il 7 novembre 2025. Ad oggi, però, le graduatorie dei CPI non risultano ancora pubblicate, impedendo ai Comuni di convocare i lavoratori, svolgere le prove di idoneità e procedere alla sottoscrizione dei contratti a tempo indeterminato.

Il rischio concreto è che, già dai primi giorni di gennaio, si determini un vuoto occupazionale e reddituale, nonostante nel mese di ottobre fosse stata prevista una copertura economica temporanea di due mesi per accompagnare i lavoratori verso la stabilizzazione e garantirecontinuità ai servizi comunali.

Senza la pubblicazione tempestiva delle graduatorie, anche questa finestra rischia di chiudersi senza che le assunzioni siano state formalizzate. Accanto a questi lavoratori, resta inoltre un bacino significativo di tirocinanti che non rientreranno nelle stabilizzazioni comunali. 

Secondo le stime di NIdiL CGIL Calabria, tra 1.000 e 1.700 lavoratori resteranno fuori dalle procedure in corso. Per questi lavoratori – e non per quelli in attesa di assunzione – la Regione Calabria ha già stanziato circa 5 milioni di euro per una proroga di sei mesi, da gennaio a giugno 2026, finalizzata all’avvio di percorsi di formazione, misura richiesta da NIdiL

CGIL Calabria per evitare un vuoto di sussidio. È necessario chiarire che questa proroga non riguarda i lavoratori in attesa di stabilizzazione, per i quali l’unica risposta possibile è la rapida conclusione delle procedure di assunzione. Il 2026 deve invece servire a costruire una soluzione strutturale per chi resterà fuori dalle stabilizzazioni, non a rinviare ulteriormente assunzioni già pronte.

In questo quadro, NIdiL CGIL Calabria chiede alla Regione un intervento immediato affinché:

• i Centri per l’Impiego pubblichino subito le graduatorie già pronte, senza attendere la conclusione di tutte le procedure ancora in corso;

• i Comuni che hanno completato l’iter possano procedere immediatamente alle assunzioni;

• sia garantita continuità reddituale ai lavoratori e continuità operativa agli enti locali,evitando che ritardi non imputabili ai territori producano nuove emergenze sociali.

.Rinviare tutto a una graduatoria “definitiva” tra febbraio o marzo non serve né ai lavoratori, né aiComuni, né alla stessa Regione. Serve una gestione per fasi che consenta di far partire subito le stabilizzazioni già mature e di chiarire progressivamente il perimetro complessivo della vertenza.

NIdiL CGIL Calabria continuerà a vigilare affinché agli impegni assunti seguano atti concreti e immediati.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.