
Il segretario generale vicario dello Snap Giacomo Gentile ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al § Ministro dei Trasporti, al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, ai Prefetti della Repubblica Italiana, ai Presidenti dei Tribunali della Repubblica Italiana, ai Procuratori della Repubblica Italiana, all'Associazione Nazionale Magistrati avente come oggetto: Tolleranza Zero all'Illegalità, richiesta di immediata e concreta applicazione dell'Art. 120, comma 6-bis, del Codice della Strada, per l'efficace contrasto all'illegalità e la tutela della sicurezza stradale.
La lettera
"Il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia (SNAP) ritiene doveroso portare all’attenzione delle SS. LL. una problematica di crescente allarme e impatto sull'ordine e la sicurezza pubblica e stradale in tutto il territorio nazionale.
È stata riscontrata la proliferazione dell'utilizzo di biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici come strumento operativo per lo spaccio e il traffico di sostanze stupefacenti da parte di soggetti dediti ad attività criminali.Tali veicoli, sempre più spesso alterati per superare di gran lunga i limiti normativi di velocità e potenza, sviluppano performance ben superiori a quelle di un ciclomotore, rendendoli di fatto dei veicoli a motore privi di omologazione, copertura assicurativa, targa e conducente in possesso di patente.
Questi mezzi, agilissimi e difficilmente intercettabili o identificabili, vengono sistematicamente impiegati per sfuggire ai controlli di Polizia, rappresentando un grave elemento di turbativa dell'ordine pubblico, oltre che un serio pericolo per la sicurezza stradale dei cittadini onesti e degli operatori di Polizia.
L’ordinamento ha già predisposto un meccanismo normativo idoneo al contrasto del fenomeno delle e-bike attraverso l’art. 120, comma 6-bis, del Codice della Strada, che consente di: interdire specifiche categorie di soggetti dalla conduzione di velocipedi a pedalata assistita; disporre il sequestro e la confisca del mezzo in caso di violazione; applicare una sanzione amministrativa da 2.000 a 7.000 euro.
L’interdizione può essere disposta: dal Giudice, con la sentenza di condanna o con l’applicazione di misure di sicurezza o prevenzione; dal Prefetto, nei casi previsti dagli artt. 75 e 75-bis del DPR 309/90 o in caso di revoca della patente.
Nonostante la chiarezza del dettato normativo, la sua applicazione appare – nei fatti – discontinua, insufficiente e talvolta del tutto assente, con conseguente indebolimento dell’azione di prevenzione e repressione svolta dalle Forze dell’Ordine.
Una sua piena attuazione garantirebbe: un più efficace contrasto ai reati connessi all’uso illecito di e-bike modificate e non; una maggiore tutela dell’incolumità degli operatori impegnati nelle attività di controllo; un rafforzamento complessivo della sicurezza urbana e stradale; una risposta immediata alla crescente sensazione di impunità percepita dalla collettività.
Il mancato ricorso allo strumento interdittivo, previsto dall’art. 120, comma 6-bis, priva gli operatori di un presidio fondamentale e incoraggia ulteriormente comportamenti elusivi da parte di soggetti dediti ad attività delinquenziali.
Alla luce delle evidenze esposte, il Sindacato Nazionale Appartenenti Polizia, chiede con urgenza: L’immediata, uniforme e concreta applicazione dell’art. 120, comma 6-bis, del Codice della Strada da parte di tutte le Autorità competenti (Magistratura e Prefetture); L’emissione sistematica delle misure interdittive alla conduzione di EPAC/e-bike nei confronti dei soggetti che rientrano nelle categorie previste dalla norma in oggetto; L’introduzione di un'apposita modifica normativa che equipari la circolazione dei monopattini elettrici a quella dei velocipedi a pedalata assistita, consentendone l’interdizione al pari delle e-bike; La predisposizione di chiare direttive operative rivolte alle Forze dell’Ordine, per consentire un contrasto più efficace del fenomeno criminale legato all’uso illecito di biciclette a pedalata assistita e monopattini elettrici; Il rafforzamento degli strumenti di accertamento, sequestro e confisca dei velocipedi e monopattini utilizzati in violazione delle prescrizioni interdittive e normative di settore. Lo SNAP confida in un rapido riscontro e resta a disposizione per ogni utile confronto istituzionale".
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