Torre del Duca, il Comune di San Floro nomina un esperto e intanto viene proposto come Covid hotel
08 dicembre 2020 17:25
di PAOLO CRISTOFARO
Più che un hotel un vero labirinto. Il caso Torre del Duca, a San Floro, dopo anni non si è ancora risolto, dando al Comune non pochi grattacapi. Alcuni mesi fa, su La Nuova Calabria, era apparsa la notizia della nomina di un legale, da parte dell'Ente, che potesse seguire l'intera vicenda. Una vicenda che la stessa amministrazione collega ad una "complessa stratificazione dei documenti" e che definisce "una pratica corposa e complessa". Ora l'Ente torna sulla vicenda con una delibera dei primi di dicembre, per smuovere qualcosa e nominare un esperto. Intanto, pochi giorni fa, l'hotel Torre del Duca è apparso nella lista delle proposte alla Protezione Civile regionale per l'offerta di camere da adibire a Covid-hotel.
(Il nominativo compare della lista sull'apposito sito per la gestione dell'emergenza Covid-19)
.webp)
Il nome dell'hotel, infatti, è apparso sul sito insieme ad altre proposte per la gestione dei Covid-hotel. Tra i nominativi, oltretutto, in maniera illegittima era apparso il villaggio Porto Rhoca di Squillace, che in realtà non poteva fare domanda perché sotto gestione giudiziale del Tribunale. Per quanto riguarda Torre del Duca, invece, il Comune di San Floro, proprio in questi giorni, ha incaricato il responsabile dell'area tecnica-manutentiva di "individuare un esperto esterno cui conferire l'incarico consistente nell'esplicitazione, anche mediante puntuale e organizzata cronologicamente raccolta documentale, di alcune problematiche attinenti alla individuazione delle aree previste dalla convenzione tra il Comune e la Cooperativa Azzurra (oggi Torre del Duca), alla individuazione delle aree da acquisire a patrimonio comunale, all'individuazione dei corpi da demolire, alla definizione della procedura espropriativa", come lo stesso Ente scrive nella delibera n°65 del 30 novembre scorso.
Le problematiche legate all'hotel Torre del Duca, sono state accentuate anche dal "sovrapporsi di cause giudiziarie nei vari gradi della giustizia amministrativa", come riferisce lo stesso Comune, tali da "rendere necessaria una verifica circa la percorribilità dei procedimenti avviati", spiegano gli amministratori. Si attende ora di fare luce maggiormente sulla vicenda, anche rispetto alla proposta avanzata alla Regione.
