Tra tamponi non effettuati e tamponi persi a Catanzaro, per Valentina Falsetta "a pagarne le conseguenze sono sempre i bambini"

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images Tra tamponi non effettuati e tamponi persi a Catanzaro, per Valentina Falsetta "a pagarne le conseguenze sono sempre i bambini"
Valentina Falsetta
  10 novembre 2020 14:12

di VALENTINA FALSETTA

Un’altra storia di inefficacia mi arriva da Catanzaro. In data 23 ottobre, presso l’istituto Casalinuovo, una professoressa risulta positiva al Covid e, di conseguenza, famiglie e bambini rimangono in quarantena volontaria. Il 31 ottobre tutte le classi venute a contatto  con la docente e i colleghi si recano all’Asl di Catanzaro Lido per eseguire il tampone. 

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I tamponi degli alunni rimangono dapprima fermi in attesa di venire processati, in data 9 novembre iniziano ad arrivare i risultati, ma, ed è qui che inizia l’Odissea, non a tutti i bambini. Difatti la madre dell’alunno rimasto senza esito tenta di mettersi in contatto con l’Asp e -dopo cinque giorni  di telefonate- qualcuno risponde il sabato 6 novembre: “Forse il tampone non si trova perché lo stavano esaminando.” 

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Tuttavia, un’altra telefonata nella giornata di ieri chiarisce ogni dubbio: presso il database non c’è nessun tampone a nome del bambino. Sostanzialmente è stato perso. Recandosi di persona a Via Acri la mamma in questione riceva la stessa risposta. Ed ora? Sostanzialmente la didattica in presenza riprenderà giovedì e l’alunno in questione, non solo non potrà rientrare per un’incompetenza di chi avrebbe dovuto esaminare il tampone, ma non potrà nemmeno usufruire della DAD poichè i professori saranno impegnati in aula. 

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E dunque le alternative fornite dalla scuola sono:

1) andare dal medico curante e farsi rilasciare un certificato che attesti che il ragazzo non ha sintomi riferibili a Covid.

 2)Se il dottore non vuole fare il certificato il ragazzo può rientrare a scuola con l'autocertificazione, la cui attesta che l' assenza non è dovuta a Covid.

 Ora, si rende chiaro che il medico curante non può accertare nulla in quanto il bambino potrebbe essere asintomatico e i genitori non manderebbero a scuola il figlio con la mera autocertificazione senza la certezza che sia negativo. 

Nelle giornate caldissime che stiamo vivendo a tema commissariamento, ci rendiamo conto che la Regione è inadeguata a fornire i servizi essenziali a tenere sotto controllo la curva epidemiologica? Non per niente siamo zona rossa... 

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