Traffico di libri contraffatti con base in Calabria: tre arresti e sequestro da 1,5 milioni

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  29 marzo 2022 20:41

Tre arresti e il sequestro di beni per oltre 1,5 milioni di euro: sono i numeri di un’operazione dei finanzieri del Comando provinciale di Roma nei confronti dei membri di un’organizzazione con base in Calabria e attiva in tutto il territorio nazionale, dedita  - secondo l’accusa - alla produzione, vendita e distribuzione di materiale editoriale contraffatto.
   

Il provvedimento scaturisce da un’indagine delle fiamme gialle della Compagnia di Pomezia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, con l’ausilio del nucleo speciale beni e servizi della Guardia di Finanza, che ha permesso di fare luce sull’operatività di 4 imprese artefici dell’illecita duplicazione di circa 500 mila libri, con profitti per oltre 1.500.000 euro. Numerosi gli autori e le case editrici danneggiate -  secondo il quadro accusatorio -   dalla diffusione di pubblicazioni tutelate da copyright: dalle opere di Gianni Rodari e di Fabio Volo al primo volume de “L’Amica Geniale” di Elena Ferrante e al libro “Me contro Te” oltre ai quaderni “Bimby” e ad albi per bambini non conformi agli standard previsti dalla normativa comunitaria e nazionale a tutela della sicurezza.

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Gli indagati dovranno rispondere di illecita produzione di opere in violazione del diritto d’autore, contraffazione e usurpazione del marchio, mentre alle società coinvolte verranno applicate le misure accessorie dell’interdizione dall’esercizio dell’attività e della sospensione delle autorizzazioni, licenze e concessioni. Le indagini - che avevano già portato al sequestro di circa 380 mila articoli editoriali - hanno permesso al Gip del Tribunale di Velletri di disporre 1 misura di custodia in carcere e 2 agli arresti domiciliari, nonché il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per circa 1.575.000 euro, eseguiti con il supporto del Nucleo speciale beni e servizi e del Gruppo di Crotone della Guardia di finanza nelle province di Crotone, Roma, Milano e Napoli. Nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati anche 6 siti internet, 7 pagine Facebook, un profilo Instagram e 7 caselle di posta elettronica in uso all’organizzazione.

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