Traffico di rifiuti con la Tunisia, scarcerato Casadonte: "Ho svolto solo attività di broker"

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Tunisia, rifiuti
  04 marzo 2024 15:25

di STEFANIA PAPALEO

Non avrebbe svolto nessuna attività di trasferimento di rifiuti in Tunisia, ma si sarebbe limitato a mettere in contatto la società "Ecomanagement Spa", con sede a Soverato, con la "Soreplast Suarl" di Noureddine Mohamed El Moncef Bin, senza alcuna partecipazione all'affaire finito al centro dell'inchiesta della Dda di Potenza che, all'alba del 29 febbraio, ha portato alla notifica 11 misure cautelari nelle province di Napoli, Salerno, Potenza e Catanzaro.
LEGGI QUI IL RUOLO DELLE SOCIETA' CALABRESI E DEI BROKER

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Carte alla mano, il broker Paolo Casadonte, affiancato dagli avvocati difensori Amedeo Bianco e Giovanni Merante, si è difeso così davanti al gip di Potenza, Lucio Setola, che, nell'accogliere l'istanza dei legali, ha sostituito la misura cautelare in carcere, alla quale era attualmente sottoposto l'indagato, con quella meno grave degli arresti domiciliari, in attesa che le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Dda di Potenza, Vincenzo Montemurro.

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Casadonte, dunque, ha rigettato con foga ogni accusa che gli viene mossa rispetto al presunto illecito traffico di rifiuti tra l'Italia e la Tunisia, nella quale sono coinvolti intermediari, imprenditori, titolari di aziende di trattamento-recupero, società di intermediazione e funzionari pubblici. I reati ipotizzati sono quelli di traffico illecito di rifiuti, fittizia intermediazione di beni, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva e frode nelle pubbliche forniture. Traffico che avrebbe avito come esito finale l'incendio dei rifiuti o il loro abbandono o interramento in Africa, sulla base di un contratto firmato il 30 settembre 2019, a Polla (Salerno), tra un società campana e un tunisina per il trasporto in Africa di 120 mila tonnellate di rifiuti. E anche quando le società "Ecomanagement Spa" e "Soreplast Suarl" hanno deciso di cedere le quote alla società di Polla, Casadonte ha spiegato di aver svolto solo il ruolo di intermediario.

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Una tesi, dunque, che ha indotto il gip ad alleggerire la misura cautelare in atto, in attesa che le indagini facciano il loro corso.

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