La Dda di Catanzaro ha chiuso l’inchiesta avviata dai Carabinieri che mira a far luce sul ciclo di trasformazione dei rifiuti effettuato all’interno di un impianto di recupero a Vazzano, nel Vibonese. Il reato di traffico illecito di rifiuti ha fatto passare la competenza dalla Procura di Vibo alla Dda. Tre le società sotto inchiesta dei fratelli Eugenio e Ortenzia Guarascio di Lamezia: Eco Call spa, Ecologia Oggi e 4EL Group. L’imprenditore Eugenio Guarascio è l’attuale patron del Cosenza Calcio ed è anche consigliere comunale a Lamezia Terme (nel 2019 candidato a sindaco con il Pd).
I Guarascio e altri 9 indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, allo smaltimento illecito degli stessi ed all’inquinamento ambientale, avendo realizzato una discarica non autorizzata. Sui terreni del Parco delle Serre e nel fiume Mesima sarebbero finiti tonnellate di plastica, vetro, metalli e persino cromo. L’avviso di conclusione indagini vede in totale 11 indagati: Eugenio e Ortenzia Guarascio; Gianfranco Comito, dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria, di Vibo Valentia; Maria Carmela Amato, di Cosenza; Giuseppe Caruso, di Lamezia; Francesco Currado, di Curinga; Rosario Fruci, di Lamezia; Alessandro Giardiello, di Castrolibero; Vincenzo De Matteis, di San Fili (dipendente Regione Calabria); Franco Dario Giuliano, di Ricadi (funzionario Arpacal); Nicola Anselmo Ocello, di Vibo (funzionario Arpacal di Vibo).
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