Tragedia a Steccato di Cutro, le reazioni

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Tragedia a Steccato di Cutro, le reazioni

  26 febbraio 2023 11:09

"Quello che è avvenuto al largo di Steccato di Cutro è una tragedia. Mentre mentre si stanno ancora raccogliendo aggiornamenti, le notizie che sono già pervenute sono drammatiche".

Lo afferma il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, dopo il naufragio di migranti con decine di vittime. "Avvertiamo - aggiunge - un profondo dolore che in questo momento accomuna tutta la comunità cittadina. Ci siamo immediatamente attivati attraverso il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per dare il nostro supporto alle Forze dell'Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa e a tutti coloro che in queste ore sono impegnati sul posto della tragedia". 

Banner

 "La terribile tragedia dei migranti sulle coste del crotonese ci lascia sgomenti. L’Europa deve fare molto di più per coordinare i soccorsi, bloccare il traffico di vite umane, evitare che il Mediterraneo diventi un 'freddo cimitero senza lapidi' come ha detto Papa Francesco". Lo scrive su Twitter il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. 

Banner

"Una tragedia terribile e dolorosa, neonati donne e uomini annegati sulle coste del mare di Crotone. Non si conosce il numero dei morti ma si parla di 35 corpi già recuperati, ancora tanti dispersi. Ancora una volta assistiamo alla morte di esseri umani in cerca di una vita migliore".

Banner

Lo afferma in una nota Mario Vallone, coordinatore regionale Anpi Calabria e componente del Comitato nazionale Anpi.

"Rifletta la politica, lo faccia il governo con le sue direttive disumane sui soccorsi, sulle Ong, sull'accoglienza diventata un miraggio per tantissimi migranti. L'Anpi della Calabria esprime vicinanza e solidarietà mettendosi a disposizione per quanto di utile sarà necessario", conclude Vallone.

"Profondo dolore, rabbia e tristezza sono i sentimenti che pervadono in queste ore i cuori di tutti noi. Il naufragio dell’imbarcazione con a bordo oltre 180 persone, uomini, donne e bambini ed un bilancio, provvisorio, di oltre 40 vittime, tra cui  neonati e bambini, ed un centinaio di dispersi, ci restituisce la portata di un’immensa e straziante tragedia".

Lo afferma in una nota Sergio Ferrari, presidente della Provincia di Crotone, che prosegue: "Uomini e donne, bambini che affidano al mare ed ai rischi di un lungo viaggio la speranza di un futuro migliore, e che quella speranza di una vita diversa hanno visto morire nelle fredde acque di un Paese che oggi deve fare ancora una volta i conti con queste morti, con queste vittime. Queste sono ore difficili, in cui il dolore, lo sgomento e anche la rabbia sono forti, ma forte è anche lo spirito di abnegazione di chi, senza sosta, da questa notte sta lavorando per strappare alla morte i dispersi, chi sta lottando contro il mare in tempesta per salvare una vita, chi si sta occupando in queste prime ore dei soccorsi. Siamo stanchi di raccontare tragedie! Ora - conclude Ferrari - occupiamoci dell'emergenza e proviamo a gestire ancora una volta questa immane tragedia! Ma subito dopo ognuno deve fare la propria parte ed ognuno deve essere richiamato alle proprie responsabilità!" Il presidente della Provincia ha espresso il suo ringraziamento "alle Forze dell’ordine, ai soccorritori, ai volontari, ai sindaci ed alle tante persone che stanno dando una mano, che stanno aiutando e portando soccorsi e conforto".  

Con un post su Fb, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, ha espresso il suo cordoglio e il suo dolore per la tragedia nel mare di Cutro e ha ricordato che “per dare dignità alla morte di questi poveri, sfortunati migranti(uomini, donne e bambini) si sta realizzando a Tarsia, in Calabria, il Cimitero internazionale dei Migranti, la più grande opera umanitaria e di civiltà legata alla tragedia dell’immigrazione, conosciuta e apprezzata nel mondo, i cui lavori, finanziati dalla Regione Calabria, grazie all’allora presidente Mario Oliverio, incominciati, dopo una lunga battaglia iniziata , da Diritti Civili, subito dopo il terribile naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quattro anni fa, alla vigilia di Natale del 2018, si erano poi fermati, per la pandemia, saranno adesso ultimati, come ha annunciato, un mese fa, il 27 gennaio, a Ferramonti, nell’ex Campo di Concentramento fascista più grande d’Italia, in occasione della Giornata della Memoria, il Governatore calabrese, Roberto Occhiuto, che voglio, anche in questa, purtroppo tragica, occasione, pubblicamente ringraziare.  Il Cimitero internazionale dei Migranti – ha concluso Corbelli – si sta realizzando in un posto fortemente simbolico, su una collina della Pace, un’area di oltre 28mila mq, immersa tra gli ulivi secolari, che resteranno, di fronte al Lago e al vecchio cimitero comunale, in parte ebraico, e a breve distanza dall’ex Campo di Ferramonti, luogo di prigionia ma anche di grande umanità, dove, durante la guerra, nessuno degli oltre tremila internati subì mai alcuna violenza. Soprattutto per questo, come ho più volte detto in questi anni, è stato scelto questo luogo storico per questa grande opera universale». Questo il testo del post pubblicato oggi sulla pagina Fb di Diritti Civili
 
 Un DESTINO CRUDELE si abbatte, di nuovo, sui poveri, sfortunati MIGRANTI! Non bastavano le immani tragedie della guerra in Ucraina, del terremoto in Turchia e Siria, delle morti improvvise, dei drammi quotidiani…! Non posso, purtroppo, fare nulla per scongiurare queste stragi in mare, ma da dieci anni, dal terribile naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 21013, lotto ininterrottamente per dare dignità alla loro morte con la realizzazione, a Tarsia, del CIMITERO INTERNAZIONALE dei MIGRANTI, che, come ha annunciato, il 27 gennaio scorso, nella Giornata della Memoria, il Presidente della Regione Calabria, Roberto OCCHIUTO, sarà ultimato!  

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner