Tra le parti civili ammesse che avevano chiesto di costituirsi contro Luigi Nerini, titolare delle Ferrovie del Mottarone, e Gabriele Tadini, il capotecnico che aveva confessato di aver inserito i famosi forchettoni, ci sono i parenti israeliani del piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto.
Si tratta di quattro nuclei familiari del ramo paterno (i parenti di Amit Biran, papá di Eitan) per un totale di undici persone, oltre alle famiglie dei parenti di Tal Peleg, la mamma di Eitan. Ammessi - ma anche contro i dirigenti di Leitner - una decina di parenti di Serena Cosentino, la giovane ricercatrice calabrese del CNR di Pallanza morta nello schianto insieme al fidanzato di origine iraniana.
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