di ALDO TRUNCE'
Tra quei bambini morti nel naufragio di oggi c'è qualche bambino che probabilmente il mare non lo ha mai visto prima di questo sventurato viaggio.
Forse lo ha visto per la prima volta sfuggendo da una terra in cui non aveva nemmeno una casa.
Miseria, guerra, regimi autoritari sono ciò che si è lasciato dietro fuggendo.
Il mare poteva essere la via di una nuova libertà, invece sopra non ci puoi camminare, lui succhia da sotto e dopo si trasforma in una discarica di avanzi, di pezzi di barche mai arrivate, di corpi che hanno custodito sogni, e che ora sono raccolti in delle bare nel palazzetto dello sport di una città del Mediterraneo, che dicono sia una delle più povere d'Italia ed avrebbe potuto essere invece l'inizio dell'Eden per Farid, Ahmed o Hassan.
Rendiamoci conto di quanto sono fortunati i nostri figli, non ad averci come genitori, ma ad essere nati dalla parte fortunata del mondo.
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