“Ogni 10 settembre tutta la comunità del Capoluogo e della sua provincia torna indietro nel tempo. A quella tragica giornata del 2000. A quella sciagura che rappresenta, ancora oggi, un taglio vivo e profondo nella nostra memoria". E' quanto si legge in una dichiarazione del Sindaco e Presidente della Provincia Sergio Abramo. "Il dramma del camping Le Giare, - prosegue Abramo - delle 13 persone uccise dalla furia del torrente Beltrame, delle 13 famiglie che soffrono ancora oggi, non potrà mai essere dimenticato".
"Catanzaro, Soverato, l’Unitalsi, la provincia e l’intera Calabria - prosegue la dichiarazione di Abramo - continuano ad avvertire il dolore di quel giorno di vent’anni fa. Quell’episodio è rimasto un monito fortissimo, per la politica e le istituzioni, a fare di più sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico e della messa in sicurezza del territorio".
"E’ importante continuare ad onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita in quella notte, rimasta impressa nei nostri ricordi: Ida Fabiano, Serafina Fabiano, Mario Boccalone, Raffaele Gabriele, Paola Lanfranco, Iolanda Mancuso, Giuseppina Marsico, Franca Morelli, Rosario Russo, Antonio Sicilia, Salvatore Simone, Concetta Zinzi e Vinicio Caliò, il cui corpo, purtroppo, non è mai stato ritrovato. Catanzaro, oggi come allora, - conclude - continua a stringersi attorno al dolore dei familiari, ringraziando in modo speciale quanti, nel mondo del volontariato, prestano il loro insostituibile servizio a sostegno di chi è più in difficoltà”.
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