“Ha ragione il presidente Mattarella: ‘Morire sul lavoro è un oltraggio alla convivenza’. Ma dopo questa ennesima strage di operai, che acuisce la sfiducia degli italiani e rievoca i sacrifici dell’emigrazione dell’Italia del Sud, si eviti di archiviarla in pochi giorni, per riparlare della sicurezza sul lavoro al prossimo disastro. Si intervenga con rigore e massima severità".
Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso.
"Sia per dare giustizia (accertando le dinamiche e le responsabilità della tragedia) ai cinque poveri lavoratori tra i 22 e 52 anni travolti da un treno a 100 km orari sui binari della Torino-Milano, che per potenziare i controlli sulla sicurezza del trasporto ferroviario, considerando che nel 2023, affidate a ditte esterne, saranno aperti 1800 cantieri per la manutenzione dei binari e delle altre infrastrutture. Se si ritiene - aggiunge Mancuso - come si evince dai numeri (solo 142 ispezioni ferroviarie nel 2022) e da più opinioni autorevoli, che l’Autorità di controllo (Ansfisa) abbia troppe competenze e personale insufficiente, si agisca di conseguenza. Si consideri, inoltre, l’eventualità di istituire una Procura nazionale in materia di infortuni sul lavoro, con magistrati in pool specialistici che garantiscano le sinergie necessarie, ottime indagini e la velocità dei processi”.
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