È giunto pochi minuti fa all’ISMETT di Palermo un giovane paziente di 42 anni per essere sottoposto a trapianto di cuore.
Il giovane è stato ricoverato in urgenza presso la rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza guidata dal dottor Pino Pasqua, per scompenso cardiaco acuto. Prontamente intubato e stabilizzato è stato centralizzato presso la Rianimazione del Policlinico Universitario di Catanzaro, centro di riferimento regionale ECMO.
La collaborazione tra le due aziende ha consentito che il paziente potesse essere trasferito a Catanzaro per essere sottoposto a circolazione extra corporea prima che il suo cuore si fermasse completamente. Al Policlinico di Catanzaro, constatata la gravità della situazione, il paziente è stato sottoposto a circolazione Extra Corporea in urgenza da parte dei Rianimatori facente parte dell’ECMO TEAM, Prof.ri Federico Longhini, Eugenio Garofalo, Andrea Bruni e dal Dirigente Medico Dr. Eugenio Biamonte, per vicariare le funzioni del cuore, ormai del tutto fermo.
I sanitari della rianimazione, con la collaborazione dell’emodinamica diretta dal Prof. Ciro Indolfi sono riusciti a stabilizzare il paziente e tenerlo in vita in rianimazione sveglio, cosciente per tre lunghi giorni con il cuore che non batteva più. Per il giovane paziente una sola speranza: il trapianto di cuore. Oggi il trasferimento all’ISMETT di Palermo tramite 118 con a bordo la Dott.ssa Ovidia Lavalle, l’Infermiere Daniele Commisso e il perfusionista Francesco Villella dove il paziente é stato accettato per essere messo in lista trapianto.
Il viaggio avvenuto in ambulanza è durato circa 5 ore, sebbene molto complesso in quanto è avvenuto con il paziente collegato ad ECMO e a contropulsatore aortico, è avvenuto con successo e senza complicanze. Ciò è stato possibile grazie alla coordinazione della Direzione Sanitaria di Presidio che ha coordinato le operazioni di trasferimento tramite SUEM 118.
E’ stata dunque scritta oggi una pagina di buona sanità in Regione Calabria dove, grazie alla collaborazione di diverse strutture ospedaliere e alla tecnologia avanzata come l’ECMO Veno Arterioso presente presso la rianimazione del Policlinico Universitario è stata data una possibilità di sopravvivenza al giovane paziente a cui va l’in bocca al lupo da parte dei medici, degli infermieri, dei perfusionisti e di tutto il personale sanitario.
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