"E' con profondo sgomento e indescrivibile sofferenza che la Comunità Parrocchiale di Gimigliano, apprende la notizia del trasferimento ad altra sede del proprio Parroco Don Orlando Amelio, sacerdote che ha guidato spiritualmente la comunità per 19 anni", la reazione della comunità gimiglianese in una lettera non appena ha appreso del trasferimento del parroco Don Orlando, che per tanti anni è stato la loro guida spirituale.
"L’intera popolazione ringrazia Don Orlando Amelio per la dedizione e l’impegno profuso, che ha rafforzato l’idea di una chiesa aperta a tutti, con i giovani sempre invitati a essere testimoni e cercatori di una fede viva, che ha visto una Parrocchia collettivamente cresciuta sia in dimensione che in comunione ecclesiale. Nel ventennale trascorso nella comunità di Gimigliano il parroco uscente non ha curato solo le anime dei fedeli, ma con vari interventi di ristrutturazione ha decorato e abbellito le chiese presenti sul territorio, ridando luce e visibilità ad un patrimonio spesso trascurato e oscurato dall’usura del tempo. Nello stesso tempo ha sempre avuto a cuore l’attenzione per tutti, l’amore per i più deboli, condividendo con particolare paterna tenerezza le condizioni di estrema fragilità di persone già molto provate dalla disabilità e che soffrono ulteriormente della lacerazione provocata dal venir meno di un riferimento essenziale. Risulta penoso che sia sottoposto a una prassi che nella sostanza e nelle modalità di attuazione assomiglia ad una procedura puramente burocratica, senza che si tengano in considerazione le sue interazioni positive con l’intero territorio, la cura delle relazioni interpersonali e delle dinamiche sociali a livello locale, la sua progettualità pastorale articolata in un arco di tempo che sarebbe riduttivo e semplicistico piegare all’automatismo delle scadenze", queste le azioni del Parroco descritte dalla sua comunità.
E, ancora, i tentativi della cittadina di scongiurare il trasferimento: "La popolazione Gimiglianese, nell’ultimo periodo, si è mossa spontaneamente per avere ascolto da sua Eccellenza Mons. Bertolone, chiedendo un dialogo aperto e argomentato, sostenendo di non essere renitenti al cambiamento per puro pre-giudizio, ma legati al concetto di non distruggere quanto nel tempo è stato costruito, ma consolidandolo senza snaturare l’essenza stessa della Parrocchia. La comunità tiene a sottolineare di come la presenza della guida spirituale ben radicata nel territorio, sia stata di fondamentale aiuto per l’intera collettività, colpita in modo diretto dall’attuale Pandemia, che ha visto nel suo interno vittime e sofferenti, a tal proposito il Sindaco Laura Moschella aveva chiesto un trasferimento procrastinato nel tempo, sottolineando “che la politica non ha ingerenza nella chiesa ma che un sindaco è giusto che manifesti delle perplessità in merito ad una decisione di questo genere”".
La comunità gimiglianese, poi, conclude: "Nell’ineludibile diritto-dovere al dissenso e al pensiero critico, gli stessi cittadini non verranno meno al desiderio di essere all’altezza di ciò che il Parroco ha insegnato: l’amore per la Chiesa. Lo ha testimoniato fino in fondo, totalmente, con immensa forza interiore, anche in questi ultimi giorni, esortandoci alla fiducia e alla serenità, e rinnovando la consegna della propria volontà a Cristo e alla Sua Chiesa in nome di una più alta libertà. Anche per questo, saranno sempre grati al Signore per averlo posto sul loro cammino come uno straordinario dono del Suo amore".
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