Nei giorni scorsi una delegazione della segreteria regionale del Siulp Calabria (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia), guidata dal segretario regionale, Giuseppe Lupia, e composta dai segretari provinciali delle città calabresi, è stata ricevuta dall’assessore regionale ai Trasporti, Emma Staine, che aveva offerto immediatamente la sua disponibilità ad un confronto in seguito ad una lettera della stessa O.S. in merito alla proroga della convenzione sulla libera circolazione sui mezzi di trasporto regionali per gli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Nella missiva, indirizzata anche al Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, veniva espressa notevole preoccupazione per la sospensione della circolare attuativa relativa a tale beneficio, essendo evidentemente venuta meno la copertura finanziaria specifica.
Gli stessi concetti sono stati espressi nell’incontro, molto cordiale e si spera anche produttivo nell’immediato, con l’assessore Staine al quale è stato anche ribadito il segnale negativo lanciato, che penalizza in maniera significativa gli operatori di polizia presenti sul territorio calabrese.
"Senza voler entrare né tra le pieghe del bilancio regionale né nel dettaglio delle valutazioni politiche circa l’ampliamento dell’utenza del comparto sicurezza, nel rispetto della specificità di ognuno, evidentemente non si è tenuto conto della copertura economica in quanto i fondi stanziati precedentemente erano destinati ad un numero inferiore di utenti con la conseguenza che la sospensione del beneficio ha comportato dei disagi proprio a chi opera fattivamente su un territorio complesso come la nostra Regione, che richiede obiettivamente maggiore controllo e sicurezza".
"La presenza delle Forze dell’Ordine, pur con un distinguo normativo dovuto alle attribuzioni giuridiche diverse per ogni singolo Corpo di appartenenza, continuerà ad essere assicurata con lo stesso impegno e lo stesso senso di responsabilità che contraddistingue tutti gli operatori della sicurezza ma è l’attenzione verso un servizio alla comunità che meriterebbe di rimanere fuori dalla maglie burocratiche, amministrative e politiche che spesso condizionano e/o caratterizzano un percorso. La convenzione riteniamo non debba rappresentare “semplicemente” una sorta di “bonus trasporti”, nell’accezione economica/contributiva del termine, ma deve essere considerato un investimento sulla sicurezza e, soprattutto, un presupposto fondamentale di base per una linea politica sulla legalità che deve caratterizzare ogni amministrazione pubblica".
L’avv. Staine ha ascoltato con molta attenzione le motivazioni alla base delle richieste assicurando l’impegno affinché la convenzione venga garantita per i prossimi mesi, nelle more della presentazione di un emendamento da parte del suo gruppo consiliare che preveda l’incremento della dotazione finanziaria della legge regionale specifica.
"In un contesto geopolitico di accentuata crisi a causa dei noti conflitti tra Stati, sia in Europa che in Medio Oriente, mentre nel nostro paese si chiede uno sforzo maggiore al governo per aumentare gli investimenti nel comparto sicurezza, a causa dell’insufficienza degli organici e dei mezzi a disposizione, per poter meglio contrastare il fenomeno criminale alimentato sia dalla criminalità organizzata sia dal tentativo di riorganizzarsi di frange estremiste, gli sforzi di questa amministrazione regionale, proiettati nell’ardua impresa di una ripresa economica e sociale di una terra martoriata, devono essere finalizzati a rinforzare la vicinanza tra le istituzioni, alimentando il senso di appartenenza di una comunità e gratificando, pur se in una misura apparentemente marginale, chi compie sacrifici giornalieri nell’esercizio non solo di una professione ma di una missione".
"L’impegno sempre profuso da questa organizzazione sindacale, nello specifico il grande lavoro fatto negli anni affinché una normativa presente in diverse regioni italiane fosse resa esecutiva anche qui in Calabria, si poneva anche l’obiettivo di accrescere quella sensibilità necessaria a sostenere l'esercizio dei compiti specifici affidati alle Forze dell'Ordine, incentivando di fatto i sistemi di sicurezza ed aumentando la prevenzione a bordo dei mezzi pubblici. Estendere quel diritto in maniera regolare e stabile anche ai treni regionali dimostrerebbe anche la capacità politica di fare sintesi dinanzi ad interessi superiori come quelli della sicurezza".
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