Trasporti. I sindacati al prefetto di Catanzaro: "Risolvere il problema delle compensazioni salariali"

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  22 giugno 2020 13:12

Le segreterie regionali di: Uil Trasporti Massimo Chiarella, Ugl Trasporti Giuseppe Giaimo, Faisa – Confail Alessandro Toscano, Slm Fast-Confsal Giovanni Marullo, Unsiau Rodolfo Calderaro e Orsa Fausto Valerio scrivono a Prefetto di Catanzaro, Presidente Regione Calabria, Assessore Mobilità e Trasporti, Amm. Unico Ferrovie della Calabria

"L’emergenza Pandemica da COVID-19 ha comportato delle decisioni importanti da parte del Governo Italiano e della Regione Calabria. Le restrizioni più rilevanti sono state quelle legate alla riduzione della mobilità di tutti i cittadini calabresi con conseguente taglio di oltre il 50% della programmazione dei servizi del TPL. Nella I^ Fase Covid19 si sono riscontrate ricadute per le aziende soprattutto rilevabili dagli introiti derivanti dai ricavi da traffico. Questo drammatico scenario ha  portato l'azienda Ferrovie della Calabria , come del resto tutte le aziende di TPL nazionale, ad attivare meccanismi di ammortizzatori sociali con pesanti ricadute sui livelli salariali dei lavoratori.

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In considerazione di tanto,  il Governo, se ancora non ha già provveduto,  a breve dovrà procedere all'emanazione del Decreto di riparto dell'80% dello stanziamento del Fondo Nazionale trasporti 2020, erogando, così, le risorse necessarie per l'annualità in corso dei servizi di trasporto pubblico.  Di conseguenza la Regione Calabria, nonostante la riduzione dei km da parte dell'azienda Ferrovie della Calabria, ha deciso di mantenere dal  mese di marzo e per i mesi successivi e fino a emergenza conclusa, il riconoscimento del corrispettivo dei contratti di servizio per intero, riferendosi ai chilometri certificati dall'azienda nel mese precedente all’emissione del Decreto di riduzione, ossia febbraio 2020. Il tutto per scongiurare un’ulteriore drammaticità economica per i lavoratori, purtroppo vanificata, per molti di essi, dal comportamento iniquo posto in essere dalla Direzione delle Ferrovie della Calabria sempre più arrogante ed inadeguata per la gestione aziendale.

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Posto che quanto denunciato non ha avuto alcun riscontro da parte aziendale, perennemente muta, sorda e cieca, le scriventi OO.SS. si vedono costrette a chiedere un urgente incontro dinnanzi a S.E. Sig. Prefetto affinché, le compensazioni salariali richieste, espresse ed applicate in maniera “incerta e confusionale” vengano chiarite in modo definitivo senza possibilità di ambigua interpretazione. Perciò al fine di  ristabilire l’equo trattamento tra i lavoratori si chiede di poter conoscere  tutti i dati economico-finanziari inerenti i costi e i mancati ricavi da traffico affrontati da marzo 2020 in avanti, atteso che Ferrovie della Calabria, sollecitata a gran voce a ricercare soluzioni riparatrici  per le gravi perdite economiche, a carico solo di alcune categorie di lavoratori non privilegiati continua nel suo mutismo, al pari della vecchia gestione che sosteneva il principio “aspetta c amo”; ancora le O.O.S.S hanno chiesto  i dati relativi alla precedente fase 1 del Fondo Bilaterale, per verificare la contezza della rotazione al Fondo applicata a 570 lavoratori. , ma a tutt’ oggi, anche per detta problematica non si è avuto alcun riscontro né tantomeno è pervenuta la convocazione per la ripresa delle relazioni industriali.

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Per le motivazioni sopra espresse, la presente è da considerarsi attivazione della I^ Fase di procedura di raffreddamento a norma della L. 146/90 e 83/2000".

 

 

 

 

 

 

 

 

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